29.12.07

Ma perché?

Lo so.
Mi odio da sola quando faccio queste entries estemporanee alle 5 del mattino.
Ma i capelli rossi di Vanness riescono a battere la credevo insuperabilmente orrida zazzera color polenta del Takarai-san versione nonna-di-Hyde.
E dovevo DIRLO.

Fortunatamente esistono anche le tinte nere.

[PS- Oramai conto i giorni allo stringere tra le manine il nuovo album, in uscita il 4 gennaio. Primo video -fresco di ieri- non esaltatante, anche se la canzonetta, 在这里等你, è bellina.]

[PPS- E KEN E' SEMPRE IL PIU' FIGO]

[Pappu, finiscila!]

25.12.07

Rock Your Xmas!

Ascoltando tutta la discografia degli Stones e degli Iron A PALLA (come da tradizione), insieme ai pastori del presepe che fanno l'elicottero, la Pappu vi augura un Buon Natale!

20.12.07

Piccoli Zaizai crescono

Ed è proprio così.
Dopo averli seguiti nei loro primi passi, le loro prime parole, i loro primi timidi gesti d'affetto, i piccoli Zaizai crescono.
Così, mentre ai nostri occhi sono ancora i dolci batuffolosi pargoletti che correvano sotto le gonne di Ken ad ogni minima difficoltà, ci scopriamo sorpresi nel trovarli indipendenti e maturi.
Traghettati definitivamente all'età adulta grazie a collaborazioni con Jay Chou.
我不是F4, non sono un F4, è una canzone pucciosa, con un video puccioso e un Vic che, seppur vestito malissimo (e questa non è, sfortunatamente, una novità), ci dimostra essere decisamente cresciuto. Sarà dovuto alla sua storia d'amore con la tardona dalle orecchie dumbiche?
La verità non c'è dato saperla, ma il testo della canzone parla chiarissimo.

Non sono un F4. Non mi importa di essere famoso o no.
Non sono il Principe Azzurro di chiunque e la mia pronuncia non è perfetta. Vorrei solo essere una persona normale nel tuo cuore ed essere in grado di proteggerti per molti secoli. Voglio solo prendere la tua mano e viaggiare insieme intorno al mondo.
Non sono un F4. Voglio solo dire ad alta voce che vorrei che amassi il vero me stesso. [1]

E bravo il nostro Zaizai.

[1] Traduzione sgrausa e molto libera fatta da me.

17.12.07

Tokyo

E poi vorresti dire tante cose e romperne altre e urlare che il mondo non è poi tanto tanto mica tanto giusto.
[Soprattutto perché tu un Junichi non lo puoi regalare e questo ti fa incazzare veramente].

...but it's time to face the truth,
I will never be with you.

E poi vorresti dire che alla fine va bene l'uomo C. Perché tanto chissenefrega.
Ma poi non è affatto vero. Perché quest'anno hai anche smesso di scrivere lettere perdute al Circolo Polare Artico.
[Ma soltanto forse].

E comunque ancora una volta è Natale.
E, ancora una volta, si mangia. Alla festa giapponese.
Naturalmente.

[Metti un giorno, in un manga a Milano]

12.12.07

Icons meme

Comment and I'll pick seven of your -lj- icons, and then you will explain why you love/are using the icon and then post your explanation/this meme in your journal for other people to squee about their icons.

Ecco le richieste della Urdessa.
Mooooooooolto Lantis. Chissà se è stato un caso.

John e Rodney OTP. E se lo dice lui bisogna per forza credergli.
Chi sono loro, chiedete? Semplice. Due che si amano.
TANTO.

OH! Che fascino! Che classe! Che portamento!
Era dai tempi di Maleficent che non si vedeva un cattivo con un tale charme.
*Pappu sbava abbondantemente sul Wraith Steve*

Gravissima mancanza, lo ammetto, ma non so come il fandom ha chiamato invece questo particolare Wraith. Dopo Steve, Bob e Michael, questo qui è la vera fashion victim dell'alveare.
Icona assolutamente GENIALE (e infatti non è mia).

Quando un personaggio IPERpuccioso incontra un personaggio IPERfigo.
LA COPPIONA SPLENDIDA (ed etero).
Lui studia scarafaggi e larve. Lei disegna cadaveri.
Vi serve sapere altro?

*Pappu sospira abbondantemente*
*Pappu sospira ancora*
*Sospirone*
Perché, se non fosse bastato che il suo personaggio fa innamorare A PRESCINDERE, il sapere che LUI è proprio LUI, ti spezza.
E infatti (grazie eterno a Shari per il link).

Incarnazione vivente di come mi immagino l'Oliver Queen. Justin a parte, naturalmente.
Diciamo l'Oliver passatello ma dannatamente affascinante.
DANNATAMENTE.
AFFASCIANTE.
(E anche un tantino... MORTO).

Justin.
Che dire?
L'uomo più bello che io abbia mai visto dal vivo.
(Anche se, ammetto, con il Jason se la gioca).
(Di brutto).

Grazie Urd!
*LOVE&SQUEE PER LANTIS!*

8.12.07

Tre giorni di vacanza

Stasera/stanotte/stamattina/whatever, sono taaaaanto tanto felice: TFL mi ha assegnato la fanlisting del ranocchietto.

Chiamateli, se volete, tre giorni di vacanza.

Whenever I see your smiling face
I have to smile myself
Because I love you (Yes, I do)
And when you give me that pretty little pout
It turns me inside out
There's something about you, baby (I don't know)


[1] Buffo. Il 7 è il suo numero fortunato e quel mio articolo è il 77.

3.12.07

Maturity

In between the lines there's a lot of obscurity
I'm not inclined to resign to maturity
If it's all right, then you're all wrong
But why bounce around to the same down song
You'd rather run when you can't crawl

I know you know that I'm not tellin' the truth
I know you know, they just don't have any proof
Embrace the deception, learn how to bend
Your worst inhibitions tend to psych you out in the end


Felicità è.
Scoprire che Calvin ha un blog e che è vissuto e si è laureato a Vancouver.
*LOVE*

[Edit: a saperlo, mi sarei strusciata di più su questa ringhiera... ]

26.11.07

Tardona POWER

Volevo fare un post cifrato. Ma cifrato sul serio.
Poi mi sono decisa a farlo un tantinello meno criptico.
Anche se lo capirà bene una persona soltanto.
Quanto RIDO.
60. 66. 72. 76.
Vincono le tardone 4 a 0.
RASSEGNATEVI.

23.11.07

We wish

Lo so.
Questa cosa è davvero, per essere eufemistici, poco elegante.
Ma c'è qualcuno (e non metterò il link per gentilezza) che insiste da giorni per avere questa wishlist on line il più presto possibile.
E quindi eccola.

[N.B. - Le scans del nuovo photobook del mizuscemo -che io comunque mi sono già comprata- sono state gentilmente postate da pali_mari]

12.11.07

Sgamato

Anni fa, nel mio spazietto virtuale dove scrivo (peraltro raramente) le mie psychobubbles a Gakuto-sama, avevo scritto:
Ma sei capace di avvolgere -con il solo uso della lingua- il pirulo della ciliegia intorno al nocciolo come in "Twin Peaks"?
Ora, grazie ad un dvd comprato a Beijing, conosco il vero motivo per il quale il nostro ciccione preferito ha scelto proprio LeeHom per la parte in "Moon Child".
Gackt, diciamocelo. T'ho sgamato.

Dalle performances nelle quali si cimenta l'amato LeeHom, peraltro, si evince chiaramente che il ragazzo ha davvero una serie di skills notevoli: riesce a toccarsi la punta del naso e del mento, ingoiarsi la lingua nell'esofago e farla arrotolare su se stessa per ben due volte.
Onestamente? Una lingua così lunga l'avevo vista solo agli alieni di "Le ragazze della Terra sono facili".

E non aggiungerò altro.

[Il tenore del post è già TROPPO elevato].

6.11.07

Novembre è sempre così

Non ho tempo per scrivere, non ho tempo per leggere, non ho tempo per mangiare.
Non ho quasi tempo per respirare.
Ma certe cose rendono comunque il mondo migliore.
Sempre.

[Mi scuso fin d'ora per non avere il permesso di postare questa foto.
Spero che non sia un problema che mi porti, prima o poi, alla forca]

30.10.07

Junloween

E voi direte ma Pappu, hai anche passato i 30 da un po', ma ti pare il caso di scavare zucche alla tua età?!?!
E io vi risponderò il fatto di scavarle è *niente* se confrontato a cosa ci ho intagliato sopra...

Happy JunHalloween everyone!!

27.10.07

Si mangia

Stavo guardando alcune cartelle di immagini nel mio HD e mi sono capitate sottomano tutte le foto scattate in CasaPappu durante questi anni.
Non ho potuto fare a meno di notare una sconcertante costante.
  1. Festa GEEK. E si mangia.
  2. Festa di HALLOWEEN. E si mangia.
  3. Serata qualunque. E si mangia.
  4. Serata SUSHI. E si mangia.
  5. Festa di NATALE. E si mangia.
  6. Festa di SAN VALENTINO. E si mangia.
  7. Festa di BEBA. E si mangia.
  8. Festa di PASQUA. E si mangia.

Considerando poi le innumerevoli serate nelle quali non ho scattato nessuna foto (probabilmente la maggior parte delle volte) la cosa è, in qualche modo, inquietante.
(Sorvolerò, peraltro, di dirvi quanti commensali c'erano in totale a mangiare quelle carrettate di roba. Perché questo sarebbe TOTALMENTE sconvolgente).

22.10.07

Robe da lupi

Accompagnata dall'uomo stupendo e la zia acida, la vostra Pappu è andata a Pigna, assolutamente non ridente cittadina nei pressi di Ventimiglia, per tenere una conferenza dal titolo:

Normal Again. Incubi, deliri e ossessioni nella serialità americana da Twin Peaks a Buffy the Vampire Slayer.
Da Platone a Joss Whedon: la follia e la realtà. A partire dall'episodio di Buffy The Vampire Slayer "Normal again", passando per Smallville e Stargate Atlantis, Matrix e Alice nel paese delle Meraviglie, un percorso mediatico sull'angoscia fondamentale dell'essere senziente.

Neanche a dirvelo: è finita a parlare di slash.
Irrecuperabile.
Inoltre non ha potuto fare a meno di portarsi dietro Chloe e fare qualche foto, anche se, diciamocelo, i suoi compagni di viaggio non le hanno lasciato molto tempo per scegliere gli scatti giusti (e si vede). Comunque, eccole qui.

[Pigna, follia e uomini stupendi]

6.10.07

Soddisfazioni

E son soddisfazioni...

Peraltro.
La foto sulla patente, mi ritrae sul roller coaster degli Aerosmith mentre sono così:

Scusate se è poco.

5.10.07

Uomini e topi

Ogni promessa è debito.
Qualche giorno fa ho dato una mano alla Veppu a fotografare alcune sue produzioni all'uncinetto in vista di un possibile -redditizio- commercio.
Non so bene come questo sia avvenuto, ma passate le 2 del mattino, ci siamo messe a fotografare il mio ratto Emile (aka "quello grasso che mangia le schifezze") in diverse e sconcertanti posizioni.
Lei vorrebbe tanto che io ve lo postassi qui in drag, vestito da ballerina di flamenco. Ma, invece, ho deciso di fargli grazia e mostrarvelo in tenuta invernale, con un cappellino fatto con un guanto e una borsa da viaggio ricavata da un portafogli.
Non dite niente. A certi livelli di malattia c'è solo il ricovero.




Detto questo, ho postato un nuovo recap di Smallville su Serialmente.
Ma di tutta la faccenda ne sentirete parlare ancora.
Perché la mia mente si è messa giusto in moto per organizzare la più grossa campagna di protesta che la CW ricordi.

1.10.07

27.9.07

Things happen

La nuova stagione degli show americani è iniziata da soli quattro giorni e io sono già riuscita ad "incastrarmi" (anche se sarebbe più corretto dire "farmi incastrare", vero Michele?) in un progetto di pseudo-recap quotidiani che copra tutto il panorama televisivo.
Neanche a dirlo, da domani la vostra Pappu prefertita (sempre perché l'unica) si occuperà di Smallville: il telefilm del ciddone alieno vince di una lunghezza su tutti i possibili rivali in quanto a cialtroneria intrinseca. Almeno io, mi divertirò molto.
Comunque.
Ieri, per allenarsi e anche perché, ammettiamolo, dormire è sempre piuttosto complicato, la suddetta Pappu si è dilettata a scrivere questo post relativo alla prima puntata della nuova stagione di House, puntata della quale, peraltro, non sa neanche il titolo, visto che ha chiuso gli occhi durante tutta la sigla iniziale per non avere nessun casting spoiler.
(E cosa che prevede di fare anche per *tutti* i prossimi episodi).
Leggete AVREP (-> "a vostro rischio e pericolo").

[Seguono quindi spoiler per House 4x01]

Apertura di stagione, per così dire, frizzante.
Con la regia che forse risente un po' troppo dell'effetto telecamera su una barchetta alla FNL ma che, e il mio mal di mare ringrazia, si limita solo alla prima sequenza, un palazzo crolla sulla testa di una sventurata tizia che altra colpa non aveva se non quella di avere finto di amare Star Wars per quieto vivere di coppia. Grave, ammettiamolo, visto che in questione c'era la versione dove Han spara per primo a Greedo. Quella VERA, insomma.
Ehm... dicevo.
House, interrotto dalla Cuddy in una performance di chitarra elettrica alla Van Halen -naturalmente nel suo studio-, si lascia convincere nel diagnosticare la tramortita anche se, ricordiamolo ai più, si trova, dalla fine della scorsa stagione, ad non avere più un team con il quale fare la sua ormai celebre diagnosi differenziale (perché Qui Quo e Qua si erano licenziati in botto).
Se c'è una cosa bella nelle serie americane è quando il fanon lo riprendono gli autori stessi (e quindi diventa vero canon).
Come il profumo di torta della nonna, il sapore della crema alla vaniglia della zia Lucia, certe cose, semplicemente, si conoscono.
E chi frequenta lj o vive nelle community legate ad House ha due punti fermi: 1) Wilson ama House (anche nella sua versione orsetto) 2) Il giorno che sarà lupus per davvero tutti quanti moriranno perché è giunta la fine del mondo.
Voi capirete quindi perché al minuto 5 e 34 secondi sono stata 15 minuti di orologio a ridere come una cogliona nel silenzio di casa mia, volendo molto molto ma molto bene agli sceneggiatori, quando l'omino delle pulizie, fermato da House per una farlocchissima diagnosi differenziale, esclama "...o forse [può essere] lupus!". Faccia di House I M P A G A B I L E. Grazie zio Hugh.
Due minuti dopo, per il sopraccitato punto fermo #1, Wilsonbear finisce per seguire House nell'effrazione della casa della mezza morta, convito di essere stato invitato ad un -romantico- pranzo. E mentre osserva il Greg tentare di scassinare la porta, commenta con sarcasmo "sono certo che tutto sembrerebbe più facile su youtube".
Sette minuti e mezzo e già ci avete citato Star Wars, le battute ricorrenti del fandom di lj e youtube.
I geek di tutto il mondo ringraziano sentitamente.
E mentre l'omino delle pulizie in perfetto camice bianco non ci fa rimpiangere né Quo "noia mortale" Foreman né tantomeno Qua "gatta morta" Cameron, ma, al massimo i capelli sbliksblink di Qui (neanche a dire di chi io stia parlando), Wilsonbear cerca di attirare l'attenzione di House con modalità devastantemente imbarazzanti (ma, diciamocelo, schifosamente pucciose) regalandoci tanti meravigliosi momenti Casa Vianello (tra i quali il fatto che Wilsonbear vede telenovele da titoli eloquenti come "Il fuoco dell'amore". In lingua originale. MA *L O V E*).
Ah sì. Il caso della settimana.
La quasi frittella, verificato il suo stato di depressa cronica, di mezza alcolizzata e di persona sotto pillola anticoncezionale dopo essere ricorsa recentemente ad un aborto, pare irriconoscibile nel ricordo immacolato del suo povero nerd-fidanzato. E, in effetti, il punto sta proprio qui: dopo essere diventata un pancake è stata erroneamente scambiata per la sua compagna di scrivania.
Cose che succedono.

23.9.07

Facce da dorama

Metti una domenica.
Metti un gruppo di doramiste incallite.
Metti un parco ed un ristorante koreano.
Ed ecco il risultato.

[Facce da dorama]

17.9.07

Message to Didio

I'm a huge fan of Oliver Queen and everyone knows it.
I think with his various bits of character development and growth, he is, by far, the most interesting character in DC's entire roster.
But i don't read only GA. I buy also JLA, Teen Titans, Outsiders, Green Lantern... In the last 5 months I spent almost 800 euros in comics.
That said, and I really and truly mean this (I hope you're reading this message, Mr. Didio), if they kill Oliver, I will never buy or read another DC title ever again. This is up to and including any and all DC graphic novels.

I know one reader really doesn't mean anything when you're considering the rest of the reader base, but I sincerely doubt that there are no others that share my opinion on this.

*DO NOT KILL OLIVER*
(TWICE IS DEFINITELY TOO MANY)

[liberamente tratto da un messaggio di razieldumas su un forum DC]

11.9.07

World Tour 4.4

Ho scritto molto nei giorni in cui ero a Pechino.
Sempre nel rispetto dell'inutilità di questo blog, voglio postarvi qualche piccolo brandello preso dal mio moleskine.
A questi racconti va aggiunta la nota dei 15 chili di roba (ne avevo 17 in eccedenza) buttata in aeroporto, quella della Pappu che, per tenersi due libri in più, sale sull'aereo con due magliette, due maglioni e una felpa allacciata in vita ed infine quella delle molto molto MOLTO contente signore delle pulizie.

17 agosto 2007 - Milano, Malpensa
Stanotte ho provato a dormire dall'1 all'1 e 45.
Quindi ho deciso di alzarmi e vedere "Angel".
Poi "Dark Angel".
Infine ho letto un TPB della JLA rinunciando definitivamente a dormire.
Conclusione?
Sono a Malpensa con 4 ore di anticipo con il sole che non è o non sembra ancora essere sorto, aspetto che apra un caffé, scrivo, ascolto la fantastica playlist jappo-sino-koreana fatta per me da Elly e Jibba e osservo un viaggiatore che si è messo a dormire sopra il materasso morbidoso dell'area giochini di MacDonald's, vicino alle palline colorate. UN GENIO.
Ne mettessero uno simile a Luton, finirebbe che andremmo a molte più Conventions, dormendo finalmente su qualcosa di diverso dal duro pavimento dell'areoporto. [1]
A sentire le richieste delle persone che conosco, dovrei portare a casa 5 o 6 effezì nello zaino come souvenirs.
Ma quelli, andranno dichiarati?

20 agosto 2007 - Beijing, Oriental Plaza
Ho fatto una esperienza incredibile: sono entrata in una food court alla cinese.
Ammetto di non avere avuto il coraggio di fotografare quello che i pechinesi si scofanano nella pausa pranzo: una roba impressionante.
Tipo sidelli di verdura e carne stufata di dimensioni di una wok. NON ESAGERO.
E per 80 centesimi ci si porta via un secchiello di zuppa e noodles.
Comincio ad avere seriamente paura della "cena di gala" di sabato. [2]

20 agosto 2007 - Beijing, Starbucks
Ho compiuto il mio esperimento culturale riguardo la globalizzazione imperante: sono da Starbucks.
Dove scopro, nell'ordine: che la furniture è esattamente la casual-radical-chic di sempre; che qui esiste anche il "green tea fappuccino" giusto per per parlare di "differenziazione del prodotto in base al Paese di vendita"; che il mio latte macchiato freddo al caramello da venti è più piccolo rispetto Canada o Parigi, ma che costa sempre i suoi buoni 3 euro e 50.
Tanto, per me. UNO SPROPOSITO, per la Cina.
Confronti: da MacDonald's un menu grande lo portiamo via per 2 euro e 40.
Un pranzo da 3 portate, in un ristorantino del centro, circa 2 euro.
Quindi pagare un frappuccino 3 euro e 50 qui a Pechino, sarebbe come da noi pagalo 20 euro.
E quindi? Starbucks deserto?
Assolutamente no.
Clientela cinese dell'alta borghesia (un paio di uomini d'affari, delle signore appena uscite dalla manicure e due ragazzi in rollerblades) che si danno un tono gustando il loro macchiatone chiacchierando sulle morbide poltrone inglesi davanti al finto caminetto.
Ascoltando jazz.
E poi dicono a me che sono strana perché ascolto Cpop...

20 agosto 2007 - Beijing, Albergo
Cina. Camminare per 10 chilometri, sapendo che poi, una volta giunti in albergo, ci si potrà riposare guardando sdolcinati drama.
**IN TV**.
Ed eccomi, sdraiata sul lettone, in attesa che cominci qualche gustosa puntata angst.
Solo che sullo schermo compare... WALTERONE NUDO.

Double-check.

E' proprio lui.
DOPPIATO IN CINESE.
Seppur tramortita dallo shock, ho la forza d'animo di prendere il cellulare per averne LE PROVE e non pensare, un giorno, di essere semplicemente finita nell'universo del mai esistito. [3]
Ora, per par condicio, ESIGO di avere a breve ZaiZai che parla con spiccato accento romano.

21 agosto 2007 - Beijing, Albergo
Come si finisce a visitare assolutamente DA SOLI uno dei luoghi più turistici della terra?
Semplice.
Appena arrivati (alle 16, tardi, causa conferenza) si prende a noleggio un pedalò con la capottina rossa -che fa tanto cinese-, giusto per fare dal lago qualche foto del Palazzo d'Estate. Si pedala così senza sosta per una buona oretta e mezza, tanto che il sole comincia a tramontare. Quindi, riportato il magico mezzo sul quale si è sudato come in una nota palestra di via Meravigli, si chiede alla sciùra dei pedalò a che ora chiude il tutto. Lei candidamente risponde che, sebbene il parco chiuda alle 17, non sbattono fuori nessuno neanche a sole tramontato (19.30).
Alle cinque e mezza lago e palazzi sono DESERTI.
E ci si può godere chilometri quadrati di parco e colline, in sola compagnia di... un'intera squadra di militari 18enni che fanno jogging in maglietta e pantaloncini corti.
E si fotta il Lucano.

22 agosto 2007 - Beijing, Centro Congressi
Plenaria della conferenza.
Quasi 3000 persone in un salone davvero gigantesco.
Io, in perfetto jersey nero con contrasto FUXIA, trucco e braccialetti FUXIA.
Voi dite ma questo cccchecccccentra?
Beh. C'entra nel momento in cui in questa sala enorme sono presenti quasi tutti uomini.
In giacca e cravatta nero-grigio.
.
E voi state scrivendo su un moleskine FUXIA.
Con la figurina di un BONAZZO appiccicata sopra. [4]

[...]

Andando a mangiare, due americani che stanno in coda dietro di me, discutono sul fatto che, nella progettazione degli spazi architettonici, non si tenga sufficientemente conto della fluidodinamica: le persone, come le particelle, creano insasamenti nel momento in cui devono passare porte strette o corridoi e turbolenze in prossimità di tali porte o degli spigoli. Accellerano tutte insieme e poi rallentano. E hanno una loro viscosità.
.
A volte siamo proprio dei nerd.

26 agosto 2007 - Beijing, Locale con musica dal vivo
Ok.
Non ditemi che non c'ho provato.
Come promesso a Zan, ho tentato di andare nel locale pechinese che sforna una grossa fetta della controcultura indi-rock cinese.
Dato che la mia Rough diceva che il bar si stava spostando (nel 2005), chiedo alla mica-tanto-simpatica signorina dell'albergo se può farmi un chiamo per conferma. Risposta? "Mi spiace, ma quel numero non lo possiamo fare".
Manco le avessi chiesto di chiamare in Cina.
.
?
.
Insomma. Era un numero nomale di Pechino, uffi.
Anyway, decido di provare lo stesso andandoci in taxi. Male che vada, penso, posso sempre tornare indietro subito.
Niente.
Il taxista vede l'indirizzo e mi dice "smonta". Il che, ve lo garantisco, è abbastanza umiliante.
Ma la Pappu non molla e decide di farsi i 4 chilometri che la separano dal Lucky bar a piedazzi.
Passando in un quartiere pieno zeppo di locali, trovo un taxista che ha appena accompagnato lì la figlia e sta per prendere servizio. Gli chiedo se può portarmi dove dico e, grazie alla mediazione della ragazza, accetta.
Solo che del locale il mirabolante inglese che ha scritto la mia guida non specifica esattamente il numero civico, ma dice soltanto che "lo troverò facilmente grazie all'enorme insegna al neon".
Sì.
Peccato che qui TUTTI i fottuti locali abbiano "un'enorme insegna al neon".
Gli sparerei.
COMUNQUE. Il taxista mi lascia all'inizio della landa desolatissima che è la via da me indicatagli.
Comincio a vagare in cerca di forme di vita più o meno senzienti e trovo un host -bonazzo- di un locale, al quale chiedo se sa dove posso trovare "una specie di bar dove fanno musica dal vivo".
La pover'anima -e bonazzo- mi indica un percorso in una vietta che mi conduce, effettivamente, in un posto fighissimo: un porticato che si affaccia su un fiume pieno zeppo di bar e locali.
Li giro tutti, senza, naturalmente, neanche l'ombra del super-alterna che cerco io.
Così chiedo ad paio di gentili parcheggiatori che fanno un grande prodigarsi per spiegarmi che il posto che cerco non è lì dove sono io. Ma la mia intuizione, incrementata dalla necessità di comunicazione (ricordo che in questa città tutti parlano SOLO cinese e anche parole banali come "yes" o "no" sono assolutamente prive di significato), non mi permette di capire se il posto non è lì (perché è più avanti nella via, come lui mi indica) o non è più lì (ma era lì avanti nella via, una volta).
Morale della favola: la via è lunga quasi tre chilometri e cominciano ad essere già le 23. Decido così di rinuciare ed entrare in un altro locale con musica dal vivo.
-_-'
Pop.
Mi spiace Zan.

Inoltre.
Mentre il duo di cantanti bravi ma bruttini mi delizia con questo pop di prima qualità, osservo che tutti i camerieri sono invece intenti a guardare con estremo interesse qualcosa in televisione.
Così cerco di sbirciare.
E nello schermo vedo con orrore... la partita della prima di campionato dell'INTER.
-_-'
In rigorosa diretta. [5]

27 agosto 2007 - Beijing, Ristorantino
Avete mai mangiato una braciola di maiale con le bacchette?
Ecco.
Io sì.

28 agosto 2007 - Beijing, Tiantan
Coppia di bambine escludono il fratello più piccolo, mentre giocano a volano.
Lui si accovaccia, quindi, in un cantuccio e comincia a bofonchiare "e tanto a me non importa e io mi metto qui e sto bene e bubu" con la cadenza ESATTA di un bambino dei Grigioni. [6]
In cinese, naturalmente.
Non ce n'é.
I bambini sono un'entità internazionale.

29 agosto 2007 - Beijing, Taxi per l'aeroporto
One World. One Dream.
E fanno tenerezza.
Le pubblicità progresso sull'aprire le porte.
I cartelloni nei parchi che stabiliscono cosa significhi veramente essere civilized e come adeguarsi.
La mobilitazione nazionale e l'orgoglio.
Le selezioni per diventare "volontario olimpico", con test ed esami che neanche per entrare alla NASA.
Ma essere civilizzati significa essere come tutti gli altri?
Essere come gli occidentali?
Essere AMERICANI?
Proprio loro, i cinesi, che sono così UNICI proprio perché sono DIVERSI.
One world. One dream.
E così, mentre mi porta all'aeroporto per tornare nel mio mondo tanto civilized, il mio taxista ascolta la trasmissione radiofonica speciale delle 6 di mattina.
E, a bassissima voce, quasi per non disturbare, ripete con grandissimo sforzo.
"You're welcome".


[1] (c)2007 by Morry, a Londra in una notte per vedere "Wicked".
[2] La cena di gala di sabato aveva, in effetti, 21 portate.
[3] Qui un pessimo filmato con le prove. Non l'ho neanche convertito in avi, perché è giusto una testimonianza. Si dovrebbe vedere agevolmente con Quicktime.
[4] Sul mio Moleskine rosa ho attaccato un adesivo enorme di Ken. Peggio di quando ero al liceo.
[5] Per dimostrare che "io c'ero", questo è l'orrendo filmato. E se adesso volete sapere se il posto c'era stato od era solo più in là, la risposta la trovate, ahimé, qui.
[6] I Grigioni sono un quartiere della zona Lorenteggio di Milano, nei quali io sono cresciuta.

31.8.07

World Tour 4.3

你好!
Sono tornata dalla Cina e ho un fantaziliardo di post arretrati da scrivere, vista la, come dicevo qui sotto, penuria devastante di internet café in quel di Pechino.
Purtroppo oggi non ho tempo (ho 50mila lavatrici da fare... -_-'), quindi cominciatevi ad accontentare delle -tante- foto. Se avete pazienza (come ne ho avuta io per scattarle), nell'attesa dei miei rant inutili, potete intanto leggerne le didascalie.
再见!

[Le persone stupende che abitano Beijing e la loro città]

19.8.07

WorldTour 4.2

Cosa fa un pechinese -nel senso la persona, non il cane- la domenica pomeriggio?

Naturalmente va ad esprimere il proprio senso artistico in quella "Corrida" all'aperto che e' il parco di Jingshan.
Qui potrete ascoltare performances musicali di famiglie intere (nonno alla fisarmonica, figli e nipoti ai fiati), seguire le prove su carta di riso di un calligrafo self made o osservare i complicati volteggi del ballo liscio di una coppia di anziani.
E se siete gente troppo timida per una esibizione personale, non c'e' problema.
Potete lasciare le vostre borsette attaccate ad un ramo ed unirvi al gruppo di aerobica che si esibisce sulle note della "Carmen" dietro l'attenta coreografia dalla sciura 55enne. O cantare dietro le precise indicazioni che improvvisati direttori di coro vi daranno con la loro bacchetta.
E se non sapete le parole non abbiate paura: gli organizzatissimi direttori appenderanno per voi agli alberi del parco lenzuoloni con i testi da cantare.

Se non fossi da sola e ben poco attrezzata, mi metterei ad intonare qualcosa di tradizionale anche io.
Ma no, aspetta.
Forse questa e' internazionale.

"Penso che un sogno cosi' non ritorni mai piu'..."

18.8.07

WorldTour 4.1

Trovare un internet point a Pechino e' come trovare dell'acqua in mezzo al deserto. Ma la mia missione -postare inutili informazioni dall'altra parte del mondo- voglio compierla fino in fondo. Ed eccomi qui.

Arrivata a Pechino, compiute le formalita' di rito, come ritirare il mio Axel -lo zaino- (che, grazie a Dio, questa volta e' arrivato con me), fatta la doccia e disfatta la valigia, accendo la tv e c'e'... "Cats".

CATS!?!? Ma come CATS!?!?

Vabbe'. Cambio canale.
E c'e' il breach volley femminile.

IL BEACH VOLLEY FEMMINILE!?!?!

No, aspetta. Guardo fuori dalla finestra.
Ci sono due MacDonald e un KFC.

UN KFC!?!?

Ma mi prendete in giro.
Cominciano a venirmi dubbi seri. E la coda di due chilometri per entrare all'IKEA non mi aiuta.
Per niente.

A Vancouver vedevo spesso una trasmissione -"Extreme makeover"- nella quale un team di buffi individui hanno 7 giorni per buttarti giu' la casa e ricostruirtela in modo assurdo. Il problema, come prevedibile, e' che, tentando di fare in una settimana quello che di norma un'impresa di ristrutturazione fa in 3 mesi, giunti all'ultimo giorno, la casa e' ancora un disastro. Quindi, per non far venire l'infarto agli sventurati padroni di ritorno dalla loro crociera ai Caraibi per l'acquitrino che ora ha preso il posto del loro giardino all'inglese e l'ammasso di macerie che giace sconsolato nel loro soggiorno, la procedura e' quella di nascondere il nascondibile sotto il tappeto e piantare un paio di violette tra l'erba finta del vialetto.
Perche' vi racconto questo?
Beh, il motivo e' che l'impressione che mi da' questa parte di Pechino -quella che ospitera' gran parte dell'attivita' olimpica- e' quella di trovarmi immersa in un "Extreme Makeover" di dimensioni urbane.
Non esiste una strada senza un cantiere aperto. I palazzi in costruzione -per lo piu' orrendi- sono di piu' di quelli rimasti. Che, comunque, sono obsoleti ed architettonicamente orribili. La polvere mista allo smog, crea, nell'afa dei 40 gradi di questi giorni, una "nebbia" ben poco naturale e niente affatto salutare. Senza contare che il milione di veicoli gia' circolanti non e' decisamente aiutato da questo continuo susseguirsi di "lavori in corso" che portano a code anche di 45 minuti per percorrere anche pochissimi chilometri.
In tutta la mia zona non esiste un area interamente pedonabile e non ci sono rampe per disabili.
Il Palazzo Imperiale e' in piena fase di ristrutturazione.
"Pappu, vorrai dire restauro...".
No, gente.
Rompono e rifanno.
Semplice.

Come se una mattina Veltroni si svegliasse e dicesse "pero'... bruttino 'sto Colosseo. Una vera rovina. Vediamo un po' di ricostruire tutta questa antiestetica parte diroccata...".
O se per mettere a posto la Cappella Sistina, avessero presso tempera e pennelli e ci avessero dipinto. Sopra.

Tutto cio' per dirvi che vedo un futuro poco roseo per l'inizio dei Giochi Olimpici?
Assolutamente no.
Come "Extreme Makeover", per l'anno prossimo la citta' sara' finita, pulita, bellissima.

Salvo piantare l'erba finta in giardino, nascondendo le macerie sotto il tappeto.

6.8.07

...AND WE WON!

YAYYYYYYYYYYYYYYYYYY!!!

Questo l'urlo che si è propagato per tutto il salone centrale del Dipartimento di Energetica del Politecnico di Milano.

[Perché, sì, 'qualcuno', all'alba del 6 agosto, sta ancora a spalmare di silicone un tubo di rame].

A cosa è dovuto cotanto giubilo?
Ma è presto detto.

V-I-T-T-O-R-I-A.
SU (QUASI) TUTTA LA LINEA.

[Lo dico mentre, come un'idiota, saltello avanti e indietro con un sorriso ebete stampato in faccia. Mi ci vuole davvero poco per essere felice].

Quest'anno, alle consuete votazioni di fine stagione del Kryptonsite (*IL* sito, praticamente semi-ufficiale, di Smallville) l'armata Chloe fan e (UDITE UDITE) Ollie fan, ha spopolato.
E DI BRUTTO.

Primo urlo:
*Allison Mack miglior attrice con il 49% dei voti (12,583 voti).

Secondo urlo -COSMICO-:
*Justin Hartley migliore guest star della stagione con il 71, dico 71%, dei voti. LOVE!

A seguire, squeee di varia portata per:
*"Justice" miglior episodio della stagione con il 44% (8,131 voti).
*Steve DeKnight , sceneggiatore di "Justice", migliore scrittore.
*Il power walk di "Justice" migliore scena della stagione per il 31% dei votanti.
*Da "Justice" anche la battuta più bella della stagione (che però metto in nota, dopo lo spoiler warning) [1].

E...
*SECONDO posto per Chloe Sullivan come migliore personaggio (19%). Dietro a Clark (31%). E, udite udite, davanti a GREEN ARROW, TERZO con il 14%! CAPITEMI. Sto male!

E qui è arrivato il colpo al cuore.
Dal sito che l'aveva incoronata, dai fans che l'avevano sempre considerata intoccabile...
*LANA LANG OTTIENE LA PALMA PER IL PERSONAGGIO PIU' ODIATO DI SMALLVILLE. E con un colossale 33%, peralto, pari a 12,646 voti. YAAAAAAAAAAAAAAAAAAAA!

[WARNING: Seguono spoiler per la stagione 6 di Smallville]

Scena più disgustosa? No, non il cuore del maziano rimosso a mani nude.
Ma il bacio pre-sesso tra Lana e Lex alla fine di "Wither". Con il 48% dei voti.
MWAHAHAHAH!
E, aspettate, perché non è mica finita.
Per il 53% dei votanti la migliore scena "espolosiva" della stagione è stata LANA CHE SALTA IN ARIA nella sua auto. Ho le lacrime agli occhi, signori.

Ora.
Dopo tutto ciò, mi spiegate come è possibile che la migliore coppia sia ANCORA Clark e Lana?
Cioè... capiamoci. Della gente che vota Lana come peggiore personaggio e ama vedere Lana ESPLODERE, come cacchiolina può mettersi a votare un Clana?
Un enorme, sconcertato e poco convinto MAH?!? è d'obbligo.

[1]
Bart: I want a lawyer!
Lex: And I want a ponytail. Disappointment abounds.

25.7.07

Manamania

I Moi dix Mois saranno a Milano all'Alcatraz il 22 Ottobre.
Ora.
Se c'è qualche cosa, musicalmente parlando, che amo MENO dei suddetti, non mi è nota o, comunque, in questo momento non mi viene in mente.
Forse Gigi d'Alessio.
Parafrasando: a me fanno proprio cagare.
Ma ci sarò, naturalmente.
Lo stesso.
Sempre per quella utopica idea che, a ben vedere, negli ultimi due anni ci ha permesso di avere in italia i Despa e, appunto, i Moi dix Mois.
Voglio dire.
*MANA*.
Quindi se tutti coloro che nella loro vita hanno usato almeno un'icona/layout/whatever raffigurante Mana in tutte le sue innumerevoli versioni, dalla signorina vittoriana in poi, non si fiondano sul sito della ticketone per prendere i biglietti DI CORSA, spero che la plasticosità di Gackuto-sama li colga all'istante.
Ecco.

22.7.07

Random, molto random (ma anche no)

Cosa succede se poi uno scopre che Vancouver è la terza città più vivibile del mondo secondo un'idagine considerata anche dalle Nazioni Unite? E se non compare neanche tra le prime 50 città più care del mondo?
Qualcuno mi ha giustamente fatto notare che Winnemucca non è stata, probabilmente, presa in considerazione. (Quel qualuno aveva citato altro, veramente. Ma il concetto è lo stesso).
Insomma... per consolarsi finisce spendendo 39 dollari per vedere in diretta tutte le partite della MLB di questa stagione.
Perché, come scriveva qualche giorno fa da altrove:

"Ruttare coca-cola davanti alla TV, guardando i Mariners fare uno slam e mangiando sandwiches philadelphia-salmone e macaroni cheese scaldati al microonde NON HA PREZZO. Per tutto il resto c'è mastercard".

E adesso, qui, oltre a non riuscire a dormire per l'insonnia cronica che ora, in modo molto fashion, fa passare per jet lag, tenta di memorizzare frasi banali come "Scusi dove è il bagno?" (cliccare sul flash per attivarlo) consolandosi del fatto che, quando sceglie un fandom, è sempre un passo avanti perché, se le ci sono voluti 14 anni per fare entrare nel suo cuoricino nero una nuova squadra di hockey, dopo che i suoi amati Minnesota North Stars erano stati... spostati, scoprendo video come questo, sembra che il risultato sia valso l'attesa e che la sua adorazione per grossi e muscolosi fratelli pucciosi, dopo i Bergamasco (no, la foto non è un fotomontaggio, ma è presa dal calendario similporno che ogni anno ci sforna amabilmente la nazionale francese di rugby, "Dieux du Stade"), iniziale suggerimento della Shappu, continui con successo.
E adesso che ha scritto probabilmente il periodo più lungo che questo blog ricordi, non più all'alba delle nove e mezza del mattino, dopo avere postato il suo ultimo -sappissimo- drabble, cerca di non pensare che anche items come questo visualizzato sotto abbiano scritto sulla schiena "made in British Columbia".
SOB.

[Edit: voglio seriamente ringraziare Dio, perché, dopo un'ora e mezza di post, mentre cliccavo sul pulsante "pubblica", il mio pc ha pensato bene di andarmi in BSoD. Ma, al riavvio, per un miracolo, Blogger aveva salvato il lavoro. Da solo. Quindi, GRAZIE].

18.7.07

World Tour 2.2

Eccomi di ritorno. Ed è meglio che non ci pensi se non voglio cominciare a piangere e non finirla più.
Axel, lo zaino, è momentamente rimasto a Londra (un grande classico), ma Chloe, la macchina fotografica, me la sono coccolata durante tutto il viaggio ed è arrivata con me.

Quindi posso mettere finalmente on line i risultati di ore e ore di camminate senza sosta, richieste ai passanti, giri assurdi e chilometri di viaggi in autobus.
Le foto sono in dimensione pc (900x600) , perché altrimenti, a 3 mega l'una, 1- ci mettevo io una vita a ulpploaddarle e 2- voi una vita a vederle. Quindi mi scuso con Chloe se non sono le grandi hires che invece lei riesce a produrre.
Non vi lamentate delle inutili foto a farfalle, fiori e quant'altro.
Ho una reflex digitale e mi diverto.
Non vi lamentate neanche delle innumerevoli foto pattern.
Le figure ripetute mi affascinano. Punto.
Non vi lamentate se ci sono 2000 foto alla casa di Oliver. Ho cercato, per quanto possibile, di farle tutte diverse. Ma è la CASA DI OLIVER, cazzo.
Alcuni palazzi o edifici sono stati, faticosamente, fotografati a diverse ore del giorno, per vedere il diverso effetto di luce. Quindi no. Non ho messo per errore due volte la stessa immagine. -_-'
Infine, seppur abbia cercato di fare alle cose che mi interessavano fotografie che fossero anche accettabili in quanto tali, alcune semplicemente mi servivano. Quindi perdonatemi.
E se vi capita, vedendo un palazzo o vicolo, di sentire di averlo già visto da qualche parte è perché, effettivamente, è proprio così.

[Vancouver aka Metropolis aka Gotham aka Caprica]

14.7.07

World Tour 2.1

Mi accorgo che la percezione del tempo ha andamento parabolico.
E dio solo sa quanto sia da ingegnere questa frase.

Anyway.
All'Universita' di Metropolis della British Columbia ci sono 17, dico *17*, giornali universitari differenti. Alcuni con copertina in quadricromia. Robe che neanche il Corriere. E la Simon Fraser University e' anche messa meglio, con le sue aulette-salotto con aria condizionata e configurazione a mini anfiteatro per, al massimo, 20 studenti.
Senza contare che E' Caprica City.

Mercoledi' sono andata allo stadio per comprarmi il biglietto della partita dei BC Lions (Go Lions Go!, come recitano le scritte elettroniche che, sugli autobus, si alternano a quelle di destinazione nei giorni degli incontri), ma ieri, purtroppo, giocavano fuori casa. Cosi' mi sono accontentata del biglietto per Harry Potter, che qui usciva, appunto, mercoledi'. Tornata a casa ho visto Superman in TV, dopo una sosta al comic store per prendere il #1 di Year One di Green Arrow e un'action figure del portiere dei Vancouver Canucks. Cosi' mi sono chiesta.
Umanamente, si puo' essere piu' nerd di cosi'?

Ieri ho mangiato un panino nella via principale di Smallville.
Addentando il mio sandwich alle uova, cipollato come poche cose al mondo, guardavo il Talon, aka il Clova, e la mia personale scala della felicita' raggiungeva livelli sconosciuti da anni.
E dopo avere camminato -sotto il sole *in salita* per quasi due ore- in mezzo alle pannocchie (aka "il Kansas") cercando la casa di Clark, questa felicita' si manteneva comunque a livelli apprezzabili nonostante la fottuta casetta gialla con granaio rosso annesso fosse sparita nel nulla (e' una lunga storia).

Poi, come oggi, prendi un traghettino e 10 minuti di autobus.
E sei ad Asiago.
Ma grande.
Davvero, DAVVERO, GRANDE.
E ci sono il laghetto alpino, la diga, gli abeti e le montagne con la neve.

10.7.07

World Tour 2.0

Vancouver.

Una settimana fa ero nella citta' piu' bella del mondo.
Ma ora sono in quella piu' vivibile.
E piu' gentile.
E, definitivamente, la piu' varia.

La citta' del sig. Tam, fotografo di professione, conosciuto durante un festival a Chinatown. Mi racconta un po' della sua vita, il sig. Tam e mi invita a pranzo. E mi presenta anche l'insegnante di danze coreane, Joun, che e' stata a Verona all'opera l'anno scorso e le e' piaciuta moltissimo.
E' la citta' di Joseph, squattrinato suonatore di chitarra. Che qui fa la fame, lo ammette, ma la carita' non vuole proprio chiederla e cosi' suona sulla strada, con i calli sulle mani. Con lui smezzo il mio sandwich al tonno. Ma si sente in debito e mi invita a bere una birra sulla Granville.
E' la citta' di John, bigliettaro del Vancouver Space Center. Sono in ritardo per lo spettacolo del planetario. Cosi' mi fa entrare nel museo di corsa. "Il biglietto me lo paghi alla fine", mi dice.

Andarmene da qui sara' complicato.
Molto.
Vivo in un appartamento di 50 mq con grandi finestre su tre pareti, una cucina carina con il tavolo al centro, (fornita di microonde, frigo e freezer), un ampio salotto con due poltrone e un divano. Ho una camera da letto ampia, con due armadi grandi a muro.
Accendo la televisione e ci sono la CBS e la CW. Senza scaricare niente.
Non hanno la fobia della gente che si butta dai palazzi. Cosi' ho anche un bel balcone.
E quello che vedo fuori e' un film. LETTERALMENTE.
Ti giri e sei a Caprica City, Gotham, Metropolis.
E' come stare in un set. ENORME.
Fuori, persone carinissime se ne vanno in giro per, come si dice, il lungo-oceano in rollerblade alle 11 di sera, in mezzo ad un parco. Coppie di muscolosi uomini camminano mano nella mano, commentando le vetrine della Davie. E, in lontananza, ci sono le montagne con la neve.

Non credo di essere mai stata meglio in vita mia.
E le tazze grandi di caffe', sono GRANDI, cazzo.
PERIOD.

5.7.07

World Tour 1.0

Velocissimo aggiornamento.
Riuscita a recuperare, dopo 8 fantastiche ore di coda, il mio passaporto, che mi vede da oggi nata nel rivoluzionario "CHE" (ovvero, a detta del questore, il nuovo acronimo per la Confederazione Elvetica), tra poche ore sarò sulla via di Vancouver.
A Parigi niente Chloe, quindi accontentatevi di queste piccole e pulciose foto fatte con il cellulare, che, peraltro, come dimostra la penultima immagine assolutamente non ritoccata, scatta NATURALMENTE delle foto impressioniste.








I pochi giorni mi hanno vista protagonista di uno shopping monotematico (COMICS!) veramente selvaggio. Ho comprato in poche ore ben 65 albi diversi. E, diciamocelo, non solo spillatini da 3 euro, ma una sfilza di TPB e pure qualche -carissimo- HC.
Da segnalare, giusto per la cronaca, che appena scesa dal treno mi sono fiondata, come ripromesso, da Album trovandomi nel bel mezzo... DEL PRIDE DI PARIGI! Robe che solo la Pappu...
Il vedere bonazzi francesi mezzi nudi fare la lap dance attaccati ai semafori, comunque, è valso da solo la spesa del viaggio.
Unica stonatura? La mia solita sfiga con Bleu du Ciel (uno dei miei quadri preferiti in assoluto): se l'anno scorso tutta l'ala del Pompidou era in ristrutturazione, quest'anno era tutto aperto e funzionante.
PECCATO che alla mia richiesta di "scusi, ma dove -cacchio- avete infilato quel -dannatissimo- quadro?" i gentilissimi inservienti mi abbiano sorridentemente detto "mi spiace, ma oggi non è esposto".
Beh... grazie. Mi sono comprata una riproduzione in cartolina (ne avevo già due, ma vabbé) con scritto dietro "Bleu du Ciel - Museo di arte moderna e contemporanea - Centre Pompidour - Paris" e gli ho scritto sopra "SPIACENTE, OGGI NO".
Fortuna che mi sono consolata con altri quadri, prontamente rabbati con il cellulare.
Se soltanto fossi stata così furba da scrivermi almeno il nome dell'autore...

29.6.07

Addio e grazie per tutto il pesce

Come anticipato in un post precedente, la Pappu, accompagnata da Axel, il suo inseparabile zaino, e Chloe, la sua reflex digitale che le è costata un rene, sta per intraprendere il suo primo WORLD TOUR.
Nelle prossime settimane, convention e conferenze la vedranno ospite attenta in ben tre continenti diversi.
La Pappu conta di aggiornarvi sulle sue avventure, trovando, si augura, alcuni internet point sul suo cammino.
Non che tutto questo vi interessi, naturalmente, ma almeno saprete che se non vi risponde alle mail o -orrore- trovate il suo cellulare spento, non significa che, si spera, sia morta.
Ecco le tappe del Tour.

30/06-03/07 Parigi - Francia
06/07-17/07 Vancouver - Canada
10/08-14/08 Londra - Regno Unito
17/08-27/08 Pechino - Cina

Chiaramente, il fatto che le serissime conferenze sullo scambio termico la portino nella Mecca per ogni appassionato di serie televisive e nella città dove i drama cinesi costano 1 centesimo a disco, è puramente casuale.

See ya, folks!

26.6.07

Aiuta la Pappu anche tu.

Come leggerete a breve, la Pappu sta per partire in World Tour.
E ha bisogno del vostro aiuto per una degna colonna sonora.
Quindi, gente bella, armatevi di pazienza e spendete due minuti per l'autrice del vostro blog inutile preferito: postate qui la vostra "playlist perfetta" e lei la metterà nel suo ipod con tanto di etichetta "amorevolmente confezionata da..." (che premione, eh?).

Aspetto i vostri consigli!
Decisamente graditi i fanmix a tema con i vostri pairing preferiti.
^_^
GRAZIE!

23.6.07

Tutti i colori del cuore

Tutti, ma proprio tutti, i colori del cuore.

Per le 230 immagini uscite dalla mia Chloe (la mia Canon, naturalmente), correte qui.
Una giornata memorabile.

Christopher Street Day

Sembra che sia un periodo in cui senza scrivere non so stare.
E questo, temo, sia una vera sventura per la povera D.D.P. (aka Veru), che finisce per essere costretta a leggere anche a letto e con 38 di febbre.
D'altra parte, se lei è un genio, non è mica colpa mia.

Comunque.
Oggi è il Christopher Street Day. Io, neanche a dirlo, ci sarò.
Peraltro armata del mio obiettivo da 70-300, ché non si sa mai.

E questa è la mia nuova storia. Perché mi pareva il giorno adatto.

[Fiori di carta]

22.6.07

Rumore di fondo

Io detesto gli spoiler.
Li odio.
Mi rovinano tutto il bello nel seguire film, serie televisive e fumetti.
E questo esattamente perché sono curiosa come una scimmia.
Se so già qualcosa, l'adrenalina datami dalla mia insana curiosità sparisce e il divertimento, inevitabilmente, con lei.
Quindi, ormai sono talmente fobica, che non apro neanche alcune FOTO perché il taglio di capelli di un attore o la barba di un altro (ogni riferimento, purtroppo, NON è casuale) possono rovinarmi un inizio di stagione.
L'altro giorno, peraltro, sono incappata in uno spoiler da paura per Smallville. Si fottano quelli che scrivono titoli che è impossibile non vedere anche in siti, di solito, sicuri.
Tuttavia.
Ammetto che l'ultima news del sito ufficiale di Justin Hartley mi ha illuminato la giornata.

[Segue possibile casting spoiler per una serie CW]

6.20.07
Hartley Does Double Duty for CW
Justin Hartley joins the cast of CW's mid-season replacement series, "Eight Days A Week" opposite Christina Milan and Mario Lopez produced by Sean Hayes. Hartley, who will play the role of 'Ben,' will also continue his role on as the 'Green Arrow'/Oliver Queen' on CW's "SMALLVILLE." Congratulations Justin!

Adesso spero solo che sia vero.
Altrimenti vado lì e gli spacco le braccine.

17.6.07

Ecco.

Uomini che si permettono battute così.
Con Bruce Wayne.

9.6.07

Ma quindi?

Ma quindi chi si sposa le Josephine March?
Beh.

Per molti Jo è proprio l'icona di quella che rimarrà "zitella". Che adesso si dice "single" e fa figo perché c'è stato Sex and the City. Ma sempre "zitella" rimane.
Ed era anche un po' il cruccio della zia March, pover'anima. Che, in proposito, ci vedeva lontano: chi se la pigliava una così?
Una che non sa stare zitta neanche se la imbavagliano, una che se ne frega delle buone maniere, una che si mette sempre in mezzo, sempre sul ring a darle e prenderle.
Una che si taglia i capelli, la cosa più bella, preziosa e femminile che ha, pur di mandare sua madre a visitare suo padre ferito.

In un altro universo Josephine March sarebbe stata lesbica.
Certo.
Perché non accetta l'autorità imposta come legge, perché vede la parità dei sessi, perché non si fa mettere in riga da una società maschile e maschilista.
E allora? Lesbica!

Ma tutto questo mi sa di tantinello riduttivo.
In pratica se non siete delle Amy, le strade che vi rimangono sono il professore tedesco (quello gentile e tanto tanto intelligente), morire come solissime zitelle (magari con qualche gatto, se vi va di culo) o essere lesbiche (perché così l'idea che il mondo ha di voi può essere inquadrata e loro sono tutti più tranquilli).

Ma è davvero solo così?

Ok. Laurie l'abbiamo escluso.
Ma ci sarà ben qualcosa oltre, sopra, sotto, non so, di lato a queste possibilità.
Sì, sì. A parte padre, nonno Laurence e Ken nordista (che a Jo farebbe solo venire un attacco di sonno).

Insomma. Chi cazzo se la piglia questa piaga di nome Josephine March?

La risposta temo sia solo: degli uomini UOMINI.

Quelli talmente sicuri di sé che non hanno niente da temere, niente da dimostrare.
Loro SANNO.
Non si sentono minacciati nella loro mascolinità da una donna come Jo.
Non devono sfoggiare il loro machismo.
Se ne fottono di ciò che ci si aspetterebbe "da un uomo".
Perché loro lo SONO.

E sono pronti a lottare, sanguinare. E convincere.
Trovare soluzioni, superare i giorni neri, raccogliere i cocci.
Prendersi in giro, ridere, sedurre.

Lasciarsi sopraffare dalla tempesta, rimanendo a galla.
Perdere la pazienza. Ed averne più di quanta pensereste possibile.

Sono uomini che amano le sfide.
Che non hanno paura.

Perché non ne hanno di perdere.

Certo, lei è una bella rottura di coglioni.
Ma cazzo se sanno che ne vale la pena.

Ottimo.
Ora il problema è.
Esistono uomini così?

A parte Oliver Queen e Denys Finch Hutton.
Intendo.

6.6.07

Crazy about you

Metti una sera.
Metti un dopocena con sigaro e cognac.
E se ancora non bastasse, metti anche 4 ore a parlare in macchina.

Non ci si deve lamentare, poi, se le conseguenze sono queste.

[The Mask and The Mirror]

Inoltre Thefanlistings.org mi ha assegnato a tempo record la fanlisting su Green Arrow. Naturalmente già finita.
E questo non fa di certo bene alla mia corrente ossessione, che prevede l'irrefrenabile e compulsivo desiderio di possesso di tutti gli albi dell'arciere dal 1941 ad oggi.

Se mai qualche motore di ricerca dovesse traghettare su questa pagina qualche bisognoso alla ricerca di informazioni, giusto per ricompensarlo del suo click, ecco un elenco che può fargli piacere.

La bibliografia essenziale è in ordine di pubblicazione, considerando però le date di uscita dei volumi originali (e non quelle delle raccolte). Inoltre, dove possibile, ho indicato le edizioni italiane e, di queste, le più facilmente reperibili.
Ho segnato anche alcuni volumi singoli o raccolte dove Ollie compare. Troppo complicato, invece, cercare ogni sua apparizione tra tutti gli albi di Green Lantern, JLA e compagnia.

GREEN ARROW ESSENZIALE
  • Showcase presents: Green Arrow vol. 1 - DC Comics - inglese
    [raccoglie tutte le storie dal 1958 al 1969]
  • Lanterna Verde/Freccia Verde - PlanetaDeAgostini - italiano
    [raccoglie tutte le storie dal 1970 al 1974]
  • Green Arrow: The Longbow Hunters - DC Comics - inglese
    [Raccolta dei tre volumi del 1987. In Italiano pubblicato da Play Press nei volumi "Green Arrow" #1 #2 #3]
  • Green Arrow: prima serie regolare - DC Comics/PlayPress
    [In Italia sono stati pubblicati i primi 24 numeri sulla collana "Green Arrow". In totale gli albi sono però 137, più sette annuali. Dal #102 Green Arrow non è più Oliver Queen]
  • Green Arrow: The Wonder Year - DC Comics - inglese
    [Miniserie di 4 numeri del 1993]
  • Green Arrow TP 1 e TP2 PlayPress - italiano
    [contiene i numeri #1-10 della seconda serie regolare]
  • Green Arrow TP 3 PlayPress - italiano
    [contiene i numeri #11-15 della seconda serie regolare]
  • Green Arrow TP 4 PlayPress - italiano
    [contiene i numeri #16-21 della seconda serie regolare]
  • Green Arrow TP 5 PlayPress - italiano
    [contiene i numeri #26-31 della seconda serie regolare]
  • Green Arrow TP 6 PlayPress - italiano
    [contiene i numeri #32, #34-39 della seconda serie regolare]
  • Green Arrow: Secret files and Origins - DC Comics 2002 - inglese
  • Freccia Verde Speciale #1-6 - PlanetaDeAgostini - italiano
    [tutti i numeri dal #40 al #59 della seconda serie regolare]
  • Green Arrow: Crawling from the wreckage - DC Comics - inglese
    [contiene i #60-65 della seconda serie regolare. In italiano sta uscendo per la PlanetaDeAgostini con cadenza bimestrale su "Freccia Verde"]
  • Green Arrow: seconda serie regolare #66-75 - DC Comics - inglese
    [con il #75 dovrebbe concludersi anche la seconda serie regolare]
  • Green Arrow and Black Canary: For Better or Worse - inglese
    [in uscita a settembre di quest'anno]
  • Green Arrow: Year One - DC Comics - inglese
    [Miniserie di 6 numeri in vendita da luglio 2007]

  • Superman/Batman: Absolute Power - DC Comics - inglese
  • Batman: The Doom That Came to Gotham - inglese
  • Frank Miller: The Dark Knight
  • Frank Miller: The Dark Knight Strikes Again
  • Shado: Il Canto del Drago - PlayPress - italiano
    [Play Extra #38 #39 #40 #41]
  • Batman e Freccia Verde: Il Veleno del Futuro - PlayPress - italiano
    [DC Prestige #24]
  • Batman: L'anello, la Freccia ed il Pipistrello - PlanetaDeAgostini
    [Raccoglie Legends of the DC Universe #7-9 e Legends of the Dark Knight #127-131]

Ora, di tutta questa bella robetta, a parte un po' di numeri della prima serie regolare (datemi tempo e, soprattutto, datemi l'imminente viaggio a Parigi - leggi Album) e un paio di TP di Batman, io mi sono comprata TUTTO.

Mi sento in bilico su una canna di bambù.

29.5.07

I’ve Got You Under My S.K.I.N.

Eoni che non parlo dell'Okabe-san, vero?
Beh... il motivo principale era la sua scomparsa dalla scena musicale degli ultimi mesi, per dedicarsi, anima e corpo, al nuovo progettone di Yoshiki.

Per quelli che di musica giappa non ne sanno una cippa e manco ci tengono molto, la cosa di cui si sta parlando qui è una folle iniziativa portata avanti da uno dei fondatori (se non IL fondatore) di tutto il genere visual: prendere i 4 più amati musicisti di tutta giappolandia e metterli insieme su un palco. Come se qui, una mattina, Vasco facesse un chiamo a Nek, Ramazzotti e Tiziano Ferro, chiedendo loro di lasciare a casa mogli (e mariti) per suonare allegramente tutti insieme.

E così nascono gli S.K.I.N.
Un progetto musicale, più che una vera band.
Una sfida, di certo, visto che si scontrano le peggiori drama queen che abbiano calcato un palco ever.
A dichiarare l'ultimo acquisto della "band", il suo nuovo membro in prima persona.
Miyavi.
Che sul suo blog scrive:

"This time, we put together a band. Like I said previously on the website, it's with some cool oniichan-tachi. Gaku-nii, Sugi-san and Yoshiki-san are all senpai I respect above everyone. They're seriously cool people, everyone. As artists and as people."

E se Sugizo e Yoshiki rimangono "signori", l'Okabe-san è già diventato "Gaku-nii".
Non aggiungerò altro.
Si tengano pronte le scrittrici slash di tutto l'universo conosciuto.

Per quanto riguarda le indiscrezioni, Yoshiki e Gackt sembrano andare d'amore e d'accordo (secondo me, solo perché, ogni volta che Gakuto-sama osa dire di sapere fare qualcosa meglio dell'altro, Yoshiki risponde semplicemente "Hula Hoop" e la conversazione termina), mentre tra l'Okabe e Sugizo ci sono stati già una serie di scazzi notevoli.
Problemi tra chi è uscito con la stessa persona?
(No, non parlo di You. Parlo di Vivian).

Comunque sia, durante l'apparizione al "Jrock Revolution" (non posso davvero credere che sia questo il nome dell'evento...) di ieri, manifestazione prodotta da lui stesso, Yoshiki sembra avere confermato che la band si esibirà per la prima volta negli Stati Uniti.
Ma l'Europa non pare, comunque, lontana dai loro progetti, visto che, dicono, un'altra news verrà rivelata durante il Japan-Expo di Parigi.
Come si dice, chi vivrà, vedrà.
Anche aspettando il nome di un bassista, a questo punto.

[Tetsu Testu Testu]
[Messaggio subliminale della mente della Pappu]

E.
A proposito.

Vedere il Takarai ballare è un vero spasso.
Ho continuato a ripetermi "metrosexual" per tutto il video.
Ma solo per cercare di autoconvincermi.

Anyway.
I capelli di pelouche sono bellissimi.
[E anche lui].

27.5.07

Lezioni, kiwi e colf

E ogni tanto ci vorrebbe, cazzo come se ci vorrebbe, un post di quelli che dico io.
Uno di quelli dove ne tiro anche un po' fuori di santi dal cielo.

Ma devo, già devo, cercare di ricordare che questo è il blog del niente.
E infatti, per carità, niente.
E devo, assolutamente devo, cercare di NON soffermarmi.
Sorridere, passare avanti.

Così.
Lasciando correre i nuovi spot della Renault Modus Grazia.
Lezioni di carattere.
Ché, magari, l'ha pure ideata una donna 'sta campagna.
Pensa un po'.
Ché almeno la bionda che non sapeva parcheggiare della birra Peroni, era destinata ad un target di uomini.
CAZZO.

"Modus Grazia è stata pensata e realizzata principalmente per il target di clientela specifico di Modus: donne indipendenti, moderne, dal carattere deciso ma al tempo stesso femminili, tra i 30 ed i 45 anni, per le quali Modus costituisce la prima auto o la seconda auto di famiglia. La donna Modus Grazia è attiva, sicura di sé, attenta alle mode, curata nel look e nell’abbigliamento. Sicurezza, indipendenza, femminilità e seduzione: sono questi, dunque, i valori che contraddistinguono la clientela di riferimento di Modus Grazia. Sono giovani donne che si divertono affrontando la vita con leggerezza, senza essere superficiali, ironiche e rilassate, perfettamente integrate in tutti gli ambiti del vivere sociale".

Ma sì, dai, Paola, chissenefrega.
E' che, probabilmente, non sei indipendente né tantomeno moderna.
E, di sicuro, non sei perfettamente integrata in tutti gli ambiti del vivere sociale. Ma come una cogliona penseresti che la lezione di carattere sarebbe quella di cambiartela da sola, la gomma. O di farti la benzina.

Quindi -chiaro- la donna indipendente si mette i palloncini sulle tette per fottere gli uomini che -naturalmente- sono tutti dei ciddoni, mentre la donna che rivendica il suo ruolo di lavoratrice e madre dinamica, visto che non si mette i palloncini da nessuna parte, è vista come "un uomo", una "che c'ha due palle così", e finisce per urlare come un Kiwi prima di una partita.

Ok. Basta saperlo. Easy.

Mica come quelle che stanno facendo la rivoluzione. No.

Ti dici, olé, te ne devi tornare a parlare del niente.
Ché tanto tu c'hai tempo, visto che non devi neanche lavare il costume pezzato di Peter Parker.

25.5.07

A long time ago...

Post che si attaccherà al lavoro del vostro dentista.
Ma un chissenefrega vogliamo mettercelo?

25 Maggio 1977.
30 anni dall'azzardo dell'uomo il cui sogno ha cambiato la mia vita.
(E anche, soprattutto, la sua).

[Peraltro. Va' che era ben brutta questa locandina... ]

21.5.07

Meta[spoiler]post

"I love you".
"I love you too".

.
.
And *I* love Tim Kring.

Che poi io lo so che la chiave di tutto è lo scarafaggio.

20.5.07

Help me!

Come river_ prima di me, ho bisogno del vostro prezioso aiuto.

Cercasi disperatamente un attore (possibilmente vivente) che assomigli all'uomo raffigurato nel disegno postato sotto.
Deve essere biondo (caratteristica essenziale), mentre gli occhi possono essere anche non verdi.
Molto gradito il pizzetto.
Mi affido a voi.
So che potete farcela.


17.5.07

Depressioni

No, per carità. E io mi lamento.
Poi pensa davvero che c'è gente come Dark Claw.
E allora passa tutto.

9.5.07

Crazy

In partenza per Coventry, la pazza qui ha preparato due regalini per Justin (Oliver Queen aka Green Arrow) e Allison (Chloe Sullivan) di Smallville.

Un grazie particolare a Shari che, idiota che sono, ho dimenticato di mettere nei ringraziamenti del Planet e che è stata essenziale.
Ad Ollie (leggi: l'orsetto) manca ancora l'arco, che farò domani.
E sarebbero importanti anche gli occhiali da sole, ma per quelli, ormai, dispero.

Avete mai visto una trenta-e-passa-enne che si aggira nei negozi di giocattoli terrorizzando poveri commessi con un delirante "scusi, non è che avrebbe degli occhiali da sole per un cicciobello, alto, più o meno, 25 centimentri?"

28.4.07

Memento

Non sappiamo di andare quando andiamo.
Noi scherziamo nel chiudere la porta.
Dietro, il destino mette il catenaccio,
e non entriamo più.

-Emily Dickinson-

Dire alle persone importanti che sono importanti.
E che le amiamo.
Ogni volta che pensiamo che siano importanti.
E che le amiamo.

13.4.07

Ma PERCHE'?

Questo era partito come un più o meno serissimo commento al film "Lezioni di Volo" di Francesca Archibugi.

Ma poi, si sa, le cose vanno come vanno e i pensieri si susseguono come cioccolatini mangiati in una notte di solitudine, troppo veloci per averne davvero memoria.

Così, si finisce per riportare solo un'unica, inquietante, domanda.

Ma quale cazzo è l'identikit dell'acquirente di 695 euro di TRICHECO della Swarovski?

10.4.07

Dico o non dico?

Rapita dalla bellezza dell'uomo, sono finita per lasciarmi affascinare dall'eroe.
E, all'ormai veneranda età di 31 anni, mi scopro, tra le centinaia (sì centinaia) di supereroi dei comics, a sceglierne uno come preferito.
Così.
A caso.

Ma, come direbbe Jethro Gibbs, le coincidenze non esistono.
E la mia frociarolità va molto, molto al di là della casualità.

Sorvolando sul figlio chiacchieratamente gay (!) e sulla figlia adottiva sieropositiva (!), Green Arrow "vive avventure dal marcato carattere sociale nelle quali acquisisce una personalità decisamente progressista che contrasta con il più tradizionale conservatorismo dei suoi colleghi.
Temi tabù per i comics, come le droghe, il razzismo o la povertà, divengono oggetto di analisi e dibattito." [1]

Nel corso degli anni, Oliver Queen, aprirà case per i senzatetto, si batterà in difesa della classe operaia, si schiererà dalla parte delle minoranze.
[Senza avere neanche un superpotere piccino picciò, peraltro. Solo tanti soldi e fighissimi gadgets.]

No. Non credo nel caso.
Anche perché questa che vi posto qui è la -memorabile- pagina del #61, saltato nelle mie manine proprio oggi.

Così ve lo DICO.


[1] Koldo Azpitarte - introduzione alla collana "Freccia Verde Speciale" edita in Italia da Planeta DeAgostini.

6.4.07

Love is in the air

Un genio.

Fiorediloto mi ha scritto un drabble "su misura" con queste mie indicazioni spietate:
House /Wilson - sap - pranzo.

Nessuno mi aveva mai scritto una fanfiction a richiesta.
E ora ho gli occhi a cuore da un quarto d'ora.
«Intendiamoci: io non ho problemi a offrirti il pranzo ogni santo giorno. Di più: sono felice di farlo. Sei mio amico, praticamente la mia buona azione quotidiana. Mi piace pagarti da mangiare. Quello che non mi piace è che tu lo dia per scontato. Ecco, l’ho detto. Non mi piace che tu mi dica “Wilson, vieni a offrirmi il pranzo”, o che passi la cassa lasciandomi il conto da pagare mentre la cassiera ride sotto i baffi. È… imbarazzante. Sembriamo una coppia sposata. E senza neppure i vantaggi dell’essere sposati! Ora tu dirai che non ci sono vantaggi nell’essere sposati, che il sesso si può fare anche senza l’anello al dito, la casa e bla bla bla… ma poi tu che ne sai del matrimonio? La cosa più simile a una moglie che hai mai avuto sono io.»
Calò un silenzio pesante come una saracinesca arrugginita.
«Ehi, Mr. Faccio-Le-Prove-Quando-Nessuno-Mi-Può-Sentire? Quando hai finito di divorziare con lo specchio che ne dici di passare in cucina e prepararmi da mangiare? Sto morendo di fame.»
Wilson sospirò, allacciandosi il grembiule con gli orsetti. Solo una battaglia, pensò, sulle note marziali della Marcia di Radetzky. Hai vinto questa battaglia, House, ma non la guerra.
Se volete vedere le altre esauditissime richieste, sempre H/W, correte qui alla velocità della luce.

29.3.07

Cose importanti

Devi farne di strada bimbo
se vuoi scoprire come è fatto il mondo
con le tue scarpine Chicco corri nel sole
giochi alla vita
che cresce
insieme a te
e se la sera ti fa un po' paura
ritrovi un amico
che a casa
ti accompagnerà...


Io senza, non so se avrei vissuto.
E poi ci si passano le serate così.
Savvy?

13.3.07

Serial addicted

Mi è arrivata una mail dove venivano elencate tutte le caratteristiche di un perfetto "serial addicted".
Su alcune ho diverse perplessità e sono, a mio parere, legate alla confusione che spesso viene fatta tra l'essere nerd e l'essere geek.
Altre, invece, sono tragicamente vere (provarmi per credere).

Il serial addicted parla di argomenti quali "Genealogia psicologica di Dr. House: fratello del Dr. Ross o figlio di Grissom?" oppure "Julie Mayer e Rory Gilmore, le teenager che tutti vorremmo per figlie". Se viene trascinato in discussioni di più basso livello, per esempio sui problemi della nuova Finanziaria o sull'emergenza risorse energetiche, è comunque in grado di usare termini quali "season finale", "teaser", "continuity", "prime time".

Il serial addicted è uno che scandisce la sua vita in stagioni e non in anni.

Il serial addicted ignora chi sia il presentatore del TG della sera, ma conosce la filmografia completa di Ian Somerhalder ed è disposto a vedere "Specie mortale" perché vi lavora Marg Helgenberger. Inoltre, è in grado di pronunciare correttamente entrambi i cognomi.

Il serial addicted è uno che ha difficoltà a distinguere un cacciavite da un martello, ma sa perfettamente a cosa serve il Nonoxynolo 9.

Il serial addicted è uno che su un'isola tropicale deserta, fuori da ogni possibile rotta e senza cellulari né computer, sarebbe perfettamente in grado di costruire una radio, aprire un bunker sotterraneo blindato e non stupirsi se incrocia un orso bianco.

Eggià.

Ah... e, per la cronaca, questo è il mio geekcode:

-----BEGIN GEEK CODE BLOCK-----
Version: 3.1

GCS/MC/MU/S d--- a C++++$ W+++$ N+++ w !M PS++ t+++ !R tv+++ b+++ !D G+ e++ h++ r x+
------END GEEK CODE BLOCK------

7.3.07

Sul perché Theodore Laurence non sposerà mai Josephine March

Innanzi tutto vediamo di chiarire una cosa.

Laurie è quello figo. Quello ricco. E pure quello simpatico, comprensivo, brillante.
La finisca chi se ne esce dicendo che è bello sapere che, alla fine, i professori tedeschi battono i Laurie 1 a 0.
Pur utile a non correre in bagno a tagliarsi le vene, questa rimane, comunque, una cazzata.
Il professore tedesco è brutto, povero e, ammettiamolo, pure un po' sfigato.
Che poi il professore tedesco sia gentile (e tanto tanto intelligente) è fuori discussione.
Ma io non lo so mica se è tanto di consolazione.
Senza considerare che, a volere vedere le cose come stanno, il professore tedesco, nella mia fottuta Milano da bere, non mirerebbe alle Amy forse solo perché le penserebbe fuori dalla sua portata. Mica una vera convinzione, eh. Altrimenti altroché se sarebbe gentile (e tanto tanto intelligente) anche con loro.
Quindi saltiamo a pié pari la questione professore tedesco. Ché altrimenti, con questa unica allettante prospettiva all'orizzonte, in bagno a tagliarmi le vene ci vado davvero.

Laurie è il miglior partito sulla piazza. Nessuna questione.
A meno di non volere escludere l'incesto, la gerontofilia o la scelta di un Ken nordista dall'eloquio fluido come le sue articolazioni.
Laurie porta Jo in campeggio, è un avversario a scacchi, finisce le storie che lei ha iniziato.
Si traveste senza obiezioni quando ci sono da mettere in scena le sue assurde rappresentazioni, corre sui prati, sa ridere e farla ridere.
Sa ascoltarla e non rompe troppo il cazzo se lei si perde le forcine per strada o urla da una parte all'altra del vialetto.
Certo: sbraitano, litigano, si incazzano di brutto.
Ma è il fratello per la vita. Il fratello che non ha mai avuto. E glielo fa pure giurare.
Per poi accorgersi (troppo tardi, mia cara, troppo tardi) che non è mica poi così tanto banale trovare tutte queste cose qui in un uomo.
Soprattutto quando poi ci si finirà per accontentare di quello gentile (e tanto tanto intelligente).

(Peraltro, inutile farsi false illusioni.
Se a questo punto state pensando "sì, ma io non sarei così babbazza e non me lo sarei lasciato scappare" c'è una noticilla per voi.
Nella vita reale, i Laurie NON si propongono a alle Jo. Neanche in trance o sotto effetto di allucinogeni pesanti.)

Dal canto suo, Laurie, è affascinato dal carisma di Jo, la sua indipendenza, la sua forza.
E' casinista, cocciuta e, nella maggior parte dei casi, rompiballe. Ma con lei può parlare di tutto: delle liti con il nonno, dei guanti di Meg in tasche indiscrete, di progetti e d'amore.
E poi Jo è divertente, balla con le pezze al culo e se ne fotte.
Ma Laurie non è propriamente un uomo fatto e finito, è un biscotto poco cotto, come direbbe qualcuno.
Deve ancora percorrere buona parte della strada che lo porterà ad essere la persona che sarà.
Jo è una certezza. Sa quello che cerca, quello che è e vuole diventare.
Una specie di uragano di neri e bianchi che scatenano azioni e reazioni in un orizzonte pieno di grigi.
Insomma.
Il forno a 180° per il biscottone.
Senza contare che, il fatto che Jo lo caghi, e neanche poco, è una bella botta alla sua autostima.

Idilliaco.

Ma ecco sbucare dal cilindro la Amy di turno.
Carina in maniera disarmante, dolcissima, educata.
Piace a mamma e papà. Dipinge, va in vacanza in Europa.
Conversa amabilmente di arte, letteratura, storia. Conosce i teatri, i vestiti alla moda e le buone maniere.
Nel testamento chiede di lasciare un suo ricciolo dorato a ciascuno dei suoi amici.
Deliziosa.

E il biscotto ormai è pronto.
Più nessun dubbio a tormentarlo.
Fatte ormai le passeggiate nel bosco a tarda notte, le follie, i balli concitati sotto le stelle.
Il timer del forno è suonato.
La parentesi di Jo è stata intensa ma di passaggio, funzionale ma non definitiva.
Ed Amy è così dannatamente perfetta.


Theodore Laurence non sposerà mai Josephine March.

4.3.07

Us

[Questo post NON vuole essere in alcun modo 'shipper' per la coppia Luke e Leia.
Ed è questo il -tragico- punto.
Inoltre, questo post è particolarmente serio.
E -per chi se lo stesse chiedendo- non è per niente criptico.]

Oggi finalmente ho capito.
Sono loro che mi hanno rovinata.
Per sempre.


2.3.07

Le piccole cose (viola) di una volta

Lo so.
A volte penso che dovrei cambiare il mio processore.
E la scheda madre.

Ma capitemi.

La mia vecchissima scheda.
E'.

VIOLA.


Citazioni di vita

VERONICA: Remind me. Why did we break up?
LOGAN: Well you thought the other guy had greener grass.
Mm, or was it something about me being too much man?

No, wait, it was you. You were too much man.

19.2.07

A volte non c'è modo

Vi prego aiutatemi.

Spengo il DVD e la tv si sintonizza su MTV.

[Ok, non ho ancora trovato il modo di spegnerlo ed EVITARE che questo accada, a meno di non staccare definitivamente l'antenna e sentire solo fruscio].

Video della Titti (al secolo Tiziano Ferro).
Questo il testo:

Ricorderò e comunque anche se non vorrai
Ti sposerò perché non te l'ho detto mai
Come fa male cercare, trovarti poco dopo
E nell'ansia che ti perdo ti scatterò una foto.

Giuro.
Non è ironia la mia. Sinceramente.
Mi spiegate cosa cacchio vuole dire questa frase?

Cos'è che ricorderà? Lei? Cos'è che non vuole?
E perchè la sposa? Cos'è che non ha detto?
Perché fa male cercarla se poi la trova poco dopo?

No, davvero, gente.
NON CAPISCO.

L'unica cosa di cui sono CERTA è che, pur trovandosi nell'ansia di perderla, dovrebbe comunque usare un CONGIUNTIVO.

E NON DITEMI CHE E' UNA QUESTIONE POETICA.

16.2.07

E poi capita che

E un po' segue dal post precedente.

Ma, sai.
Nel caso qualcuno si fosse chiesto cosa ci facevano 3 scatole di birre scadute sul mio balcone.
E anche per chi, quelle birre, le ha bevute o portate a casa.
Per sapere.
Dove erano state.
PRIMA.


E qui tutte le altre immagini by Lucylle.

15.2.07

Metti per caso S.Valentino

Ad una festa di San Valentino si impara che:

  • Il gin e cola *perfetto* è nato per essere servito nei bicchieri di Hello Kitty.
  • Dopo un numero n sufficientemente grande di bottiglie di Heineken scadute, non si ha più la percezione del fatto che siano scadute.
  • E' possibile rimanere 2 minuti in adorazione per la sigla de Il Conte Dacula.
  • La Marmite o la ami o la odi.
  • La geekitudine è contagiosa.
  • Esistono persone che, con disinvoltura, sfoggiano, alla presenza di altri esseri umani, cinture americane trasportate temporalmente dal 1985.
  • Le radiazioni delle lastre fanno più male dell'amianto.
  • Con l'acido cloridrico puro il raffreddore passa.
  • E' possibile FISICAMENTE eseguire dal vivo l'acronico ROTFL (soprattutto se ti chiami Shari).
  • NESSUNO ha mai visto Everwood. Ma tutti conoscono la fidanzata di Ephram.

No, giusto per rendervi partecipi.

13.2.07

Valentino

Per questo S. Valentino avevo pensato a mille possibili banners.

Il periodo mi spingeva per un House/Wilson.
Ma anche i Petrellibros sarebbero stati a tema. Un po' oltre, forse. Ma a tema.
E come dimenticare Hiro e Ando?
Oppure avrei potuto finire su un classico KatouXIwakisan (che, notoriamente, è un'unica parola). Senza contare, visti i miei ultimi post, che anche una rielaborazione Chlark sarebbe stata perfetta.

Pensando e ripensando a quello che S. Valentino rappresenta per me, perché qualcosa, personalmente, significa, anche se non quello che si ritiene in senso comune, ho infine partorito qualcosa che ne coglie l'essenza.

Ché poi è solo colpa della cioccolata.

Si ringraziano Shari e un post su lj.
Martin Gero e tutti gli scrittori di Lantis.
E, naturalmente, David Hewlett e Joe Flanigan.

Infine, vi lancio una specie di meme: lasciarmi nei commenti di questo post la frase che uno dei due protagonisti del/dei vostro/i pairing preferito/i lascerebbe su un post-it il giorno di S. Valentino. Enjoy!

[Edit: costante aggiornamento con i post-it inviatimi]

House/Wilson by Shari

Jesse&Tulip by Val

Nathan/Peter by Shari

12.2.07

Grazie a dio sono un caso clinico

[aka "Se non esistesse lj, il mondo sarebbe senz'altro peggiore"]

"Indossava il suo grembiule preferito,
quello con la scritta
CUOCO E' BELLO
MA CUOCO ELFO E' MEGLIO"

Ci sono alcuni momenti nella vita che mi rendo conto che, se non sapessi cosa significhi fandom, sarebbe proprio una gravissima perdita. Almeno per me.

Due e mezza di notte.
Dopo avere visto Shappu stesa LETTERALMENTE sul pavimento di casa mia in preda ad un attacco di risa (causato da tutto ciò, oltre che da pinguini vestiti da fatina blu -ma questa è un'altra storia-), inciampo in una fanfic crossover Lord of the Rings - House M.D. dove il mago Gregandalf si infatua dell'elfo Jalogas che parla solo tramite i versi delle canzoni Disney.
Una fanfic che inizia così.

---

Non c’era motivo, in natura, per cui quel radioso mattino nella Terra di Mezzo non dovesse iniziare come tutte le mattine da migliaia d’anni a quella parte, cioè col dolce cinguettio degli uccellini, lo zampettare lieve degli animaletti del sottobosco, lo stormire delle fronde smosse dal vento, il battere ritmico e distante di un picchio contro il tronco.

«… mhm… a-ah!... oh sì! Sì! Sì!»

Be’, magari qualcosa di simile al picchio c’era.

In un primo momento gli hobbit Frodeman e Pipino, svegliati nel bel mezzo di dolci sogni pieni di stufato di coniglio e pan di spagna con crema gialla, sobbalzarono e si guardarono in faccia come ad accusarsi reciprocamente dell’urlo disumano appena sentito. In seconda istanza notarono che Camerry non era lì, ma non vi fecero molto caso. La graziosa hobbit era lontana, come ogni mattina, alle prese col suo piccolo, improvvisato ospedale per animaletti selvatici, e probabilmente in quel momento era tutta intenta a steccare le zampine dei poveri fortunati, controllare loro le tonsille, contare le pulsazioni, e fare grandi girotondi felici nel suo mondo d’amore e rispetto reciproco.

O magari se l’era mangiata un orso.

[Qui il resto della fic di fiorediloto].

GRAZIE.

30.1.07

Every Little Thing He Does Is Magic

Combattere l'egoismo.
Regali, sorrisi e una zuccherosità senza limiti.
Ripeto.
S e n z a l i m i t i.

Voleva vedere se sarebbe scappata.
E' così che decidono.
Come la gente, del resto.

Pazientemente aspettare.
Il turno.
Anche se non esiste nessun biglietto.

I may not be the one you love today, but I'll let you go for now, hoping one day you'll fly back to me because I think you're worth the wait.

Ed all'improvviso, le parole che erano state -tue- vengono riscattate da un nuovo proprietario.
Pur restando sempre le stesse.

I’ll tell myself that I never needed anybody anyway, but anyway I need you.
I need you now.
I need you now.
I’m ready now.

E sorprende.
Perché pensavi di non averlo davvero.
Il numero.

You were the one person who believed in me. I don't know what I'd do without you. You mean a lot more to me than you know.

"Come la pallina sul piano inclinato", pensi.

Ma, per -te-, la fisica inventa nuove regole.
Le accelerazioni capitano solo in un paese lontano lontano.

E tutto torna.
Come quando aspettavi dietro al vetro.

I resolve to call him up
A thousand times a day
And ask him if he'll marry me
In some old fashioned way
But my silent fears have gripped me
Long before I reached the phone
Long before my tongue has stripped me
Must I always be alone


Quindi, al massimo, accontentati, per favore, di una buonanotte.

Secret fascination, whisper a quiet tune
Hear me callin' you, Virginia Moon, I'll wait for you tonight.
I will say goodnight.
I will say goodnight.
I will say goodnight.

20.1.07

Justice

Questa è una postata compulsiva.
Una di quelle che, giusto un'oretta fa, sostenevo di non fare quasi mai.
Ma, vedete, in questo momento sono le 8 e mezza del mattino e io sto saltellando in giro per casa dicendomi che bello! che bello! e battendo le mani come una foca al circo.
Perché ho visto LA PIU' BELLA PUNTATA DI SMALLVILLE DI TUTTI I TEMPI.

Ok.
Così, non rende proprio l'idea, visto che, di norma, per gli standard di Smallville, un'ottima puntata rasenta a malapena la decenza in uno show normale.

Ma questa era una puntata BELLISSIMA su ogni possibile scala di ogni possibile show.
Di quelle che, appunto, poi te ne vai in giro balzellando dopo avere urlato SQUEEEEEE per quasi tutto il tempo.

[seguono alcuni leggerissimi spoiler sulla 6.11]

Il titolo non lasciava dubbi.
Justice.
Il prequel di qualcosa di importante.
E i prequel fanno sempre piangere. Almeno a me.

E poi, Chloe.
Chloe, l'unica donna del gruppo.
(Il posto che poi sarà di Wonder Woman, scusate se è poco...)

Chloe che sa tutto.
Chloe che coordina.
Dalla sala di controllo.

E il power walk.
E tutti loro che si amano in modo spudorato con battute al limite del vergognoso.

E.
Come.
Se.
Non.
Bastasse.

Neanche un picosecondo di Lana Lang.