"Si può davvero dire che noi F4 siamo come una piccola famiglia. Vanness è come... no, veramente... Ken è più come la mamma. Vic è come il pucci, dolcissimo, fratellino. E Vanness? Lui è il serio e gran lavoratore papà..."
-Jerry Yan @ TalkAsia, 21.03.06-
14.5.06
11.5.06
10.5.06
Denys Finch Hatton
K- Durante i tuoi safari, ti senti mai solo?
FH- Qualche volta.
K- Non ti chiedi se IO mi sento sola?
FH- No. Non me lo chiedo.
K- Pensi a me qualche volta?
FH- Spesso.
K- ...ma non abbastanza da tornare.
FH- Ritorno sempre. Ogni volta. Cosa c'è?
K- Niente.
FH- ...
K- Bror è venuto a chiedermi di divorziare. Ha incontrato una donna e ha intenzione di sposarla. Ho pensato che potevamo farlo anche noi, un giorno.
FH- Divorziare? Ah ah! Che cosa cambierebbe il matrimonio?
K- Avrei qualcuno che è veramente mio.
FH- No. Non lo avresti.
K- ...
FH- ...
K- Cosa c'è di sbagliato nel matrimonio?
FH- Ne hai mai visto uno che ti piacesse?
K- Sì, ne ho visti. Tanti.
FH- Bene. Dinne uno.
K- I Belfield per esempio.
FH- Ceeerto, lui l'ha mandata a casa per le piogge nel 910. Non le ha detto che erano finite fino al 913.
K- Dai non scherziamo. La gente si sposa, non è una cosa strana. Gli animali si accoppiano per tutta la vita.
FH- Le oche.
K- Senti, tu usi gli animali per sostenere le tue idee. Perché non posso fare la stessa cosa anche io?
FH- Mi accoppierei per tutta la vita. Ma un giorno per volta.
K- Io vorrei che qualcuno mi chiedesse di sposarlo. Almeno una volta. Tutto qua. Mi prometti che un giorno lo farai se io ti prometto che ti dirò di no?
FH- Posso fidarmi?
K- ...
FH- ...
K- Quando tu te ne vai, non parti ogni volta per un safari, vero?
FH- No.
K- E' solo che hai voglia di andare via.
FH- Sì, ma questo non deve ferirti.
K- Lo fa.
FH- Karen, io sto con te perché ho scelto di stare con te. Non voglio vivere seguendo il modo di vivere di un altro. Non puoi chiedermi questo. Non vorrei trovarmi un giorno a dover scoprire che sono alla fine di una vita non mia. Per la mia sono pronto a pagare, sentirmi solo e anche morire da solo se sarà così. Credo che sia giusto.
K- Non del tutto, perché in questo modo tu fai pagare un prezzo anche a me.
FH- No, tu puoi scegliere. E non vuoi che io possa fare la stessa cosa. Io non ti starei più vicino. E non ti amerei di più se ci fosse un pezzo di carta.
[...]
FH- Forse partirò per Samburu dopodomani.
K- Sei appena ritornato.
FH- ...
K- ...
FH- Sai, Felicity ha chiesto di venire con me. E le ho quasi detto di no, perché sapevo che a te non sarebbe piaciuto. E non c'è motivo perché lei non venga.
K- Sì che c'è. A me non piacerebbe. Tu vuoi portarla?
FH- Vorrei che non dessimo valore alle cose che non ne hanno.
K- Beh, allora dille di no. Fallo per me.
FH- E poi? Cos'altro devo fare?
K- Ma perché la tua libertà deve essere più importante della mia?
FH- Non lo è. Non ti ho mai impedito di sentirti libera.
K- No, ma io non ho il permesso di volerti o di contare su di te. Oppure di aspettarmi delle cose. Ho il permesso di lasciarti. Ma io ho troppo bisogno di te.
FH- Non hai bisogno di me. Se io morissi, moriresti anche tu? Non hai bisogno di me. Tu confondi. Non sai distinguere il bisogno dal desiderio.
K- Oh mio Dio, se il mondo fosse fatto come vorresti tu, l'amore non esisterebbe affatto.
FH- Sarebbe bellissimo. Un mondo che non abbiamo mai avuto.
K- Allora dovresti vivere sulla Luna.
FH- Perché? Perché non voglio vivere come vuoi tu? Perché si deve sempre pretendere che ci sia un solo modo di comportarsi?
K- ...
FH- Credi che mi interessi Felicity?
K- No.
FH- Credi che voglia mettermi con lei?
K- No.
FH- E allora che ragione c'è di prendersela?
K- Eh, se non è importante, perché non ci rinunci?
FH- ...
K- Ho imparato una cosa, che tu ancora non sai. Esistono affetti che è molto bello avere. Ma che hanno un loro prezzo. E io voglio essere uno di quelli. Non te lo permetterò, Denys.
FH- Non hai idea di quanto mi addolori sentirti parlare in questo modo.
K- Ero convinta che non ci fosse nulla che tu volessi veramente. Ma mi accorgo che invece ho sbagliato. In realtà, tu vuoi avere tutto.
FH- Vado a Samburu. Sia che lei venga o no.
K- Allora vai a vivere da un'altra parte.
FH- Va bene.
[K per Karen e FH per Finch Hatton.
Dialoghi dall'adattamento italiano de "La mia Africa"]
FH- Qualche volta.
K- Non ti chiedi se IO mi sento sola?
FH- No. Non me lo chiedo.
K- Pensi a me qualche volta?
FH- Spesso.
K- ...ma non abbastanza da tornare.
FH- Ritorno sempre. Ogni volta. Cosa c'è?
K- Niente.
FH- ...
K- Bror è venuto a chiedermi di divorziare. Ha incontrato una donna e ha intenzione di sposarla. Ho pensato che potevamo farlo anche noi, un giorno.
FH- Divorziare? Ah ah! Che cosa cambierebbe il matrimonio?
K- Avrei qualcuno che è veramente mio.
FH- No. Non lo avresti.
K- ...
FH- ...
K- Cosa c'è di sbagliato nel matrimonio?
FH- Ne hai mai visto uno che ti piacesse?
K- Sì, ne ho visti. Tanti.
FH- Bene. Dinne uno.
K- I Belfield per esempio.
FH- Ceeerto, lui l'ha mandata a casa per le piogge nel 910. Non le ha detto che erano finite fino al 913.
K- Dai non scherziamo. La gente si sposa, non è una cosa strana. Gli animali si accoppiano per tutta la vita.
FH- Le oche.
K- Senti, tu usi gli animali per sostenere le tue idee. Perché non posso fare la stessa cosa anche io?
FH- Mi accoppierei per tutta la vita. Ma un giorno per volta.
K- Io vorrei che qualcuno mi chiedesse di sposarlo. Almeno una volta. Tutto qua. Mi prometti che un giorno lo farai se io ti prometto che ti dirò di no?
FH- Posso fidarmi?
K- ...
FH- ...
K- Quando tu te ne vai, non parti ogni volta per un safari, vero?
FH- No.
K- E' solo che hai voglia di andare via.
FH- Sì, ma questo non deve ferirti.
K- Lo fa.
FH- Karen, io sto con te perché ho scelto di stare con te. Non voglio vivere seguendo il modo di vivere di un altro. Non puoi chiedermi questo. Non vorrei trovarmi un giorno a dover scoprire che sono alla fine di una vita non mia. Per la mia sono pronto a pagare, sentirmi solo e anche morire da solo se sarà così. Credo che sia giusto.
K- Non del tutto, perché in questo modo tu fai pagare un prezzo anche a me.
FH- No, tu puoi scegliere. E non vuoi che io possa fare la stessa cosa. Io non ti starei più vicino. E non ti amerei di più se ci fosse un pezzo di carta.
[...]
FH- Forse partirò per Samburu dopodomani.
K- Sei appena ritornato.
FH- ...
K- ...
FH- Sai, Felicity ha chiesto di venire con me. E le ho quasi detto di no, perché sapevo che a te non sarebbe piaciuto. E non c'è motivo perché lei non venga.
K- Sì che c'è. A me non piacerebbe. Tu vuoi portarla?
FH- Vorrei che non dessimo valore alle cose che non ne hanno.
K- Beh, allora dille di no. Fallo per me.
FH- E poi? Cos'altro devo fare?
K- Ma perché la tua libertà deve essere più importante della mia?
FH- Non lo è. Non ti ho mai impedito di sentirti libera.
K- No, ma io non ho il permesso di volerti o di contare su di te. Oppure di aspettarmi delle cose. Ho il permesso di lasciarti. Ma io ho troppo bisogno di te.
FH- Non hai bisogno di me. Se io morissi, moriresti anche tu? Non hai bisogno di me. Tu confondi. Non sai distinguere il bisogno dal desiderio.
K- Oh mio Dio, se il mondo fosse fatto come vorresti tu, l'amore non esisterebbe affatto.
FH- Sarebbe bellissimo. Un mondo che non abbiamo mai avuto.
K- Allora dovresti vivere sulla Luna.
FH- Perché? Perché non voglio vivere come vuoi tu? Perché si deve sempre pretendere che ci sia un solo modo di comportarsi?
K- ...
FH- Credi che mi interessi Felicity?
K- No.
FH- Credi che voglia mettermi con lei?
K- No.
FH- E allora che ragione c'è di prendersela?
K- Eh, se non è importante, perché non ci rinunci?
FH- ...
K- Ho imparato una cosa, che tu ancora non sai. Esistono affetti che è molto bello avere. Ma che hanno un loro prezzo. E io voglio essere uno di quelli. Non te lo permetterò, Denys.
FH- Non hai idea di quanto mi addolori sentirti parlare in questo modo.
K- Ero convinta che non ci fosse nulla che tu volessi veramente. Ma mi accorgo che invece ho sbagliato. In realtà, tu vuoi avere tutto.
FH- Vado a Samburu. Sia che lei venga o no.
K- Allora vai a vivere da un'altra parte.
FH- Va bene.
[K per Karen e FH per Finch Hatton.
Dialoghi dall'adattamento italiano de "La mia Africa"]
6.5.06
5.5.06
Non fare così, JJ
Perché quando uno è geek lo è fino in fondo, Pappu, stasera, è andata a vedere MI 3 (che non è il famoso quartiere residenziale messo in piedi dal Caimano negli anni '80, bensì l'ultima fatica di Tom Cicciobello Cruise).
Spoiler MI 3.
[Ma anche un po' molto spoiler Alias]
Sydney è, classicamente, legata ad una sedia. Dal suo volto sanguinante e pieno di escoriazioni si capisce che ne ha passate di tutti i colori. Davanti a lei, la sua nemesi. Le punta una pistola alla testa. BUM! Fade al nero.
48 ore prima, a Singapore.
Ah, no, un momento. Questa è una puntata di Alias, cazzo.
Ok, rifaccio.
Ethan è legato ad una sedia. Dal suo volto sanguinante e pieno di escoriazioni si capisce che ne ha passate di tutti i colori. Davanti a lui, la sua nemesi. Punta la pistola alla testa di Julia. BUM! Fade al nero.
48 ore prima, in una casetta della periferia di sarcazzo.
Ecco sì. Ora è decisamente diverso.
Alla festa di fidanzamento di Ethan c'è Eric. Fingono di non conoscersi, ma si sono di certo visti in pausa caffé davanti al distributore di merendine dell'Agenzia. E poi entrambi conoscono molto bene Marshall.
Perché è Marshall, quello, NO? E' lui, VERO?
Comunque.
Colpo di scena.
Dentro la testa di Will hanno impiantato una microbomba. Sta per scoppiare. 10, 9, 8...
.
.
Cosa dite? Era dentro la testa di Ethan? Siete sicuri?
Ma non era in quella di Will, la scorsa settimana?
Vabbé, vabbé, mi sono distratta un attimo. Ora ci sono.
La squadra sta cercando qualche manufatto di Rambaldi. Ecco perché sono in Vaticano e Rhys-Meyers si esibisce in un italiano che deve essere spettacolare gustarsi in lingua originale proprio come gli improbabili accenti della Jennifer.
Tutto chiaro, ora, Phoenix.
Rimane solo un dubbio.
Ma perché il marito di Anna Espinosa è il direttore dell'unità speciale di Ethan?
Fine Spoilers.
[Morale]
-Pappu, ma com'era questo MI III?
-MI III? Ah, sì! Bello. Due ore di Alias, ma Syd, non so perché, ha per tutto il tempo la faccia di Tom Cruise.
Spoiler MI 3.
[Ma anche un po' molto spoiler Alias]
Sydney è, classicamente, legata ad una sedia. Dal suo volto sanguinante e pieno di escoriazioni si capisce che ne ha passate di tutti i colori. Davanti a lei, la sua nemesi. Le punta una pistola alla testa. BUM! Fade al nero.
48 ore prima, a Singapore.
Ah, no, un momento. Questa è una puntata di Alias, cazzo.
Ok, rifaccio.
Ethan è legato ad una sedia. Dal suo volto sanguinante e pieno di escoriazioni si capisce che ne ha passate di tutti i colori. Davanti a lui, la sua nemesi. Punta la pistola alla testa di Julia. BUM! Fade al nero.
48 ore prima, in una casetta della periferia di sarcazzo.
Ecco sì. Ora è decisamente diverso.
Alla festa di fidanzamento di Ethan c'è Eric. Fingono di non conoscersi, ma si sono di certo visti in pausa caffé davanti al distributore di merendine dell'Agenzia. E poi entrambi conoscono molto bene Marshall.
Perché è Marshall, quello, NO? E' lui, VERO?
Comunque.
Colpo di scena.
Dentro la testa di Will hanno impiantato una microbomba. Sta per scoppiare. 10, 9, 8...
.
.
Cosa dite? Era dentro la testa di Ethan? Siete sicuri?
Ma non era in quella di Will, la scorsa settimana?
Vabbé, vabbé, mi sono distratta un attimo. Ora ci sono.
La squadra sta cercando qualche manufatto di Rambaldi. Ecco perché sono in Vaticano e Rhys-Meyers si esibisce in un italiano che deve essere spettacolare gustarsi in lingua originale proprio come gli improbabili accenti della Jennifer.
Tutto chiaro, ora, Phoenix.
Rimane solo un dubbio.
Ma perché il marito di Anna Espinosa è il direttore dell'unità speciale di Ethan?
Fine Spoilers.
[Morale]
-Pappu, ma com'era questo MI III?
-MI III? Ah, sì! Bello. Due ore di Alias, ma Syd, non so perché, ha per tutto il tempo la faccia di Tom Cruise.
3.5.06
Gacktidiozie
Ok, ok. Lo so. Sono quasi le quattro del mattino e si suppone che io debba dormire e non postarvi gacktidiozie. Ma insomma... capitemi. Uno inciampa su certe foto del Diabolos Tour e le cose vengono da sé.
Prima di tutto ammetto che in questo volume c'è solo l'imbarazzo della scelta. Imbarazzo che, letteralmente, Satorubbbello ormai ha superato da taaaaaanto tempo, visto le immagini che propone.
Due domande.
1. Ma DAVVERO Gackt vuole ancora spacciarsi per uomo macho sciupafemmine quando in TUTTO e dico TUTTO il suo cast&crew non c'è una donna nemmeno a pagarla? E no. Per i neofiti, il secondo da sinistra NON è una donna, ma la zia ChaCha.
2. Ma ESATTAMENTE chi è il tipo inquietantissimo seduto tutto a sinistra? E, soprattutto, come caspita è vestito?
Sulla seconda foto, vi prego. VI PREGO. Non fatemi dire niente.
Non fatemi dire niente.
Sssssssssssss.
Niente.
Prima di tutto ammetto che in questo volume c'è solo l'imbarazzo della scelta. Imbarazzo che, letteralmente, Satorubbbello ormai ha superato da taaaaaanto tempo, visto le immagini che propone.
Due domande.
1. Ma DAVVERO Gackt vuole ancora spacciarsi per uomo macho sciupafemmine quando in TUTTO e dico TUTTO il suo cast&crew non c'è una donna nemmeno a pagarla? E no. Per i neofiti, il secondo da sinistra NON è una donna, ma la zia ChaCha.
2. Ma ESATTAMENTE chi è il tipo inquietantissimo seduto tutto a sinistra? E, soprattutto, come caspita è vestito?
Sulla seconda foto, vi prego. VI PREGO. Non fatemi dire niente.
Non fatemi dire niente.
Sssssssssssss.
Niente.
2.5.06
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