10.5.06

Denys Finch Hatton

K- Durante i tuoi safari, ti senti mai solo?
FH- Qualche volta.
K- Non ti chiedi se IO mi sento sola?
FH- No. Non me lo chiedo.
K- Pensi a me qualche volta?
FH- Spesso.
K- ...ma non abbastanza da tornare.
FH- Ritorno sempre. Ogni volta. Cosa c'è?
K- Niente.
FH- ...
K- Bror è venuto a chiedermi di divorziare. Ha incontrato una donna e ha intenzione di sposarla. Ho pensato che potevamo farlo anche noi, un giorno.
FH- Divorziare? Ah ah! Che cosa cambierebbe il matrimonio?
K- Avrei qualcuno che è veramente mio.
FH- No. Non lo avresti.
K- ...
FH- ...
K- Cosa c'è di sbagliato nel matrimonio?
FH- Ne hai mai visto uno che ti piacesse?
K- Sì, ne ho visti. Tanti.
FH- Bene. Dinne uno.
K- I Belfield per esempio.
FH- Ceeerto, lui l'ha mandata a casa per le piogge nel 910. Non le ha detto che erano finite fino al 913.
K- Dai non scherziamo. La gente si sposa, non è una cosa strana. Gli animali si accoppiano per tutta la vita.
FH- Le oche.
K- Senti, tu usi gli animali per sostenere le tue idee. Perché non posso fare la stessa cosa anche io?
FH- Mi accoppierei per tutta la vita. Ma un giorno per volta.
K- Io vorrei che qualcuno mi chiedesse di sposarlo. Almeno una volta. Tutto qua. Mi prometti che un giorno lo farai se io ti prometto che ti dirò di no?
FH- Posso fidarmi?
K- ...
FH- ...
K- Quando tu te ne vai, non parti ogni volta per un safari, vero?
FH- No.
K- E' solo che hai voglia di andare via.
FH- Sì, ma questo non deve ferirti.
K- Lo fa.
FH- Karen, io sto con te perché ho scelto di stare con te. Non voglio vivere seguendo il modo di vivere di un altro. Non puoi chiedermi questo. Non vorrei trovarmi un giorno a dover scoprire che sono alla fine di una vita non mia. Per la mia sono pronto a pagare, sentirmi solo e anche morire da solo se sarà così. Credo che sia giusto.
K- Non del tutto, perché in questo modo tu fai pagare un prezzo anche a me.
FH- No, tu puoi scegliere. E non vuoi che io possa fare la stessa cosa. Io non ti starei più vicino. E non ti amerei di più se ci fosse un pezzo di carta.

[...]

FH- Forse partirò per Samburu dopodomani.
K- Sei appena ritornato.
FH- ...
K- ...
FH- Sai, Felicity ha chiesto di venire con me. E le ho quasi detto di no, perché sapevo che a te non sarebbe piaciuto. E non c'è motivo perché lei non venga.
K- Sì che c'è. A me non piacerebbe. Tu vuoi portarla?
FH- Vorrei che non dessimo valore alle cose che non ne hanno.
K- Beh, allora dille di no. Fallo per me.
FH- E poi? Cos'altro devo fare?
K- Ma perché la tua libertà deve essere più importante della mia?
FH- Non lo è. Non ti ho mai impedito di sentirti libera.
K- No, ma io non ho il permesso di volerti o di contare su di te. Oppure di aspettarmi delle cose. Ho il permesso di lasciarti. Ma io ho troppo bisogno di te.
FH- Non hai bisogno di me. Se io morissi, moriresti anche tu? Non hai bisogno di me. Tu confondi. Non sai distinguere il bisogno dal desiderio.
K- Oh mio Dio, se il mondo fosse fatto come vorresti tu, l'amore non esisterebbe affatto.
FH- Sarebbe bellissimo. Un mondo che non abbiamo mai avuto.
K- Allora dovresti vivere sulla Luna.
FH- Perché? Perché non voglio vivere come vuoi tu? Perché si deve sempre pretendere che ci sia un solo modo di comportarsi?
K- ...
FH- Credi che mi interessi Felicity?
K- No.
FH- Credi che voglia mettermi con lei?
K- No.
FH- E allora che ragione c'è di prendersela?
K- Eh, se non è importante, perché non ci rinunci?
FH- ...
K- Ho imparato una cosa, che tu ancora non sai. Esistono affetti che è molto bello avere. Ma che hanno un loro prezzo. E io voglio essere uno di quelli. Non te lo permetterò, Denys.
FH- Non hai idea di quanto mi addolori sentirti parlare in questo modo.
K- Ero convinta che non ci fosse nulla che tu volessi veramente. Ma mi accorgo che invece ho sbagliato. In realtà, tu vuoi avere tutto.
FH- Vado a Samburu. Sia che lei venga o no.
K- Allora vai a vivere da un'altra parte.
FH- Va bene.

[K per Karen e FH per Finch Hatton.
Dialoghi dall'adattamento italiano de "La mia Africa"]

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