18.8.07

WorldTour 4.1

Trovare un internet point a Pechino e' come trovare dell'acqua in mezzo al deserto. Ma la mia missione -postare inutili informazioni dall'altra parte del mondo- voglio compierla fino in fondo. Ed eccomi qui.

Arrivata a Pechino, compiute le formalita' di rito, come ritirare il mio Axel -lo zaino- (che, grazie a Dio, questa volta e' arrivato con me), fatta la doccia e disfatta la valigia, accendo la tv e c'e'... "Cats".

CATS!?!? Ma come CATS!?!?

Vabbe'. Cambio canale.
E c'e' il breach volley femminile.

IL BEACH VOLLEY FEMMINILE!?!?!

No, aspetta. Guardo fuori dalla finestra.
Ci sono due MacDonald e un KFC.

UN KFC!?!?

Ma mi prendete in giro.
Cominciano a venirmi dubbi seri. E la coda di due chilometri per entrare all'IKEA non mi aiuta.
Per niente.

A Vancouver vedevo spesso una trasmissione -"Extreme makeover"- nella quale un team di buffi individui hanno 7 giorni per buttarti giu' la casa e ricostruirtela in modo assurdo. Il problema, come prevedibile, e' che, tentando di fare in una settimana quello che di norma un'impresa di ristrutturazione fa in 3 mesi, giunti all'ultimo giorno, la casa e' ancora un disastro. Quindi, per non far venire l'infarto agli sventurati padroni di ritorno dalla loro crociera ai Caraibi per l'acquitrino che ora ha preso il posto del loro giardino all'inglese e l'ammasso di macerie che giace sconsolato nel loro soggiorno, la procedura e' quella di nascondere il nascondibile sotto il tappeto e piantare un paio di violette tra l'erba finta del vialetto.
Perche' vi racconto questo?
Beh, il motivo e' che l'impressione che mi da' questa parte di Pechino -quella che ospitera' gran parte dell'attivita' olimpica- e' quella di trovarmi immersa in un "Extreme Makeover" di dimensioni urbane.
Non esiste una strada senza un cantiere aperto. I palazzi in costruzione -per lo piu' orrendi- sono di piu' di quelli rimasti. Che, comunque, sono obsoleti ed architettonicamente orribili. La polvere mista allo smog, crea, nell'afa dei 40 gradi di questi giorni, una "nebbia" ben poco naturale e niente affatto salutare. Senza contare che il milione di veicoli gia' circolanti non e' decisamente aiutato da questo continuo susseguirsi di "lavori in corso" che portano a code anche di 45 minuti per percorrere anche pochissimi chilometri.
In tutta la mia zona non esiste un area interamente pedonabile e non ci sono rampe per disabili.
Il Palazzo Imperiale e' in piena fase di ristrutturazione.
"Pappu, vorrai dire restauro...".
No, gente.
Rompono e rifanno.
Semplice.

Come se una mattina Veltroni si svegliasse e dicesse "pero'... bruttino 'sto Colosseo. Una vera rovina. Vediamo un po' di ricostruire tutta questa antiestetica parte diroccata...".
O se per mettere a posto la Cappella Sistina, avessero presso tempera e pennelli e ci avessero dipinto. Sopra.

Tutto cio' per dirvi che vedo un futuro poco roseo per l'inizio dei Giochi Olimpici?
Assolutamente no.
Come "Extreme Makeover", per l'anno prossimo la citta' sara' finita, pulita, bellissima.

Salvo piantare l'erba finta in giardino, nascondendo le macerie sotto il tappeto.

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